Amati: “Cittadini esasperati. Le soluzioni ci sono ma resta il degrado. Parlare subito con Snam”
BRINDISI – “Ma come si può vivere serenamente il proprio ruolo di amministratori pubblici mentre in una città capoluogo ci sono centinaia di famiglie che vivono tra i liquami? A Torra Rossa, quartiere di Brindisi, il livello di esasperazione è altissimo. Li ho incontrati di nuovo ieri sera e tra i tanti problemi c’è quello dell’amministrazione comunale che rifiuta il dialogo con Snam, che ha già formalizzato l’impegno a realizzare le opere di urbanizzazione primaria”.
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.
“La vicenda è ormai storia nota: io sono stato informato della situazione di degrado di quelle strade, dove si vive senza acqua né fogna da oltre 40 anni, circa un anno fa. Già prima della fine della scorsa legislatura sono riuscito a tamponare parte delle emergenze attraverso una legge approvata dal Consiglio regionale che ha permesso a molti di loro di allacciarsi alla rete fognaria. All’inizio di questa legislatura ho tentato poi di proporre una soluzione alla questione, più tecnicamente complessa ma non per questo irrisolvibile, relativa ad alcuni ampliamenti degli immobili realizzati nel corso del tempo: il disegno di legge che applicava anche a questi quartieri gli interventi di recupero previsti dal Piano Casa. Ma dopo il parere negativo dell’assessore regionale al ramo, il consiglio regionale (con anche il voto dell’opposizione) l’ha affossata. Io non intendo fermarmi su questa storia. E intanto in Commissione Bilancio abbiamo registrato la disponibilità formale di Snam a realizzare le opere di urbanizzazione a Terra Rossa come in altri quartieri altrettanto degradati di Brindisi. Nessun peso sul bilancio comunale. Una manna dal cielo. E invece dall’Amministrazione Rossi non si risolvono ad incontrare la Snam e prendono tempo a mezzo comunicati stampa. Ieri sera ho incontrato il Comitato Torre Rossa e ho riscontrato amarezza e incredulità. Ma anche rabbia. E’ indispensabile – chiude Amati – che chi si assume la responsabilità di lasciare quei cittadini nel degrado assoluto, li incontri e ne spieghi loro le ragioni”.