BRINDISI – E’ alquanto singolare che alla lettera inviata per ottenere chiarimenti dal Sindaco sui lavori in oggetto abbia risposto, auto chiamandosi in causa, la società Hyppo Sport Srl fornendo argomentazioni discutibili e non facendo l’unica cosa saggia, mostrare cartelli informativi che non ci sono e gli atti amministrativi autorizzanti le opere pubbliche e private in corso.
In ogni caso, non rispondiamo alla società, perché non è nostro interlocutore, ma ricaviamo da detta risposta elementi per porre in modo categorico le richieste già formulate all’Amministrazione Comunale.
Ci interessa poco sapere l’esatta titolarità dei terreni interessati, anche se è necessario approfondire quanto riveniente dal demanio marittimo eventualmente transitato in proprietà privata e non all’ente pubblico (compresa l’ex caserma della Guardia di Finanza dove originariamente c’era il famoso faro di Punta Penne).
Comunque, il Sindaco sa bene che, in presenza di un danneggiamento della recinzione del parco di Punta Penne – Punta del Serrone, è l’Amministrazione Comunale che deve ripristinare e mettere in sicurezza la recinzione concordata con la Soprintendenza del MIBAC e non può essere certamente un privato ad apporre file di antiestetici new jersey su proprietà pubblica.
Il Sindaco sa altrettanto bene che sulla fascia di rispetto della strada comunale, non più provinciale, e sul tratto di sabbia limitrofo, non possono essere apposte due file di new jersey ammesso che chi lo ha fatto abbia la rivendicata titolarità da accertare.
Ribadiamo che tutte le spiagge pubbliche e private devono avere i requisiti previsti dalla legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche e che una spiaggia inclusiva deve garantire la libera fruibilità come richiesto dall’Unione Italiana Ciechi sul lido e nello specchio d’acqua antistante
Riteniamo che l’amministrazione comunale e la società Ecotecnica abbiano elementi sufficienti per valutare le affermazioni concernenti l’accumulo di rifiuti attribuito agli addetti alla raccolta su quel tratto di spiaggia, ma come il Sindaco sa bene sono gli organismi tecnici che dispongono il recupero, lo stoccaggio e l’utilizzo della Posidonia per il ripascimento di litorali sabbiosi.
Tenendo conto dei vincoli e delle vulnerabilità presenti nell’area, è necessario che interventi pubblici e privati siano autorizzati, anche quando definiti di pulizia e sostanzialmente di sbancamento con conseguente stoccaggio di cumuli di terra, in quella che dovrebbe essere fascia di rispetto del parco, che se non utilizzata in loco diventerebbe un rifiuto (inerte?). Il Sindaco sa bene che su tutti questi interventi e sui materiali impiegati vanno preliminarmente forniti dei pareri dell’Ufficio Ambiente del Comune, della Commissione Paesaggistica dell’Amm.ne comunale e della Soprintendenza del MIBAC.
Sono trascorsi oltre 10 giorni da quando è stata inviata la richiesta di chiarimenti e l’intervento improprio della società Hyppo Sport srl rende più urgente non semplicemente generici chiarimenti forniti dal Sindaco, ma la sua assunzione di provvedimenti, anche di autotutela, che, in presenza di opere non derivanti da progetti, dai pareri tecnici e paesaggistici e dalle conseguenti autorizzazioni e prescrizioni, dispongano l’immediata sospensione dei lavori, la rimozione dei new jersey e l’eventuale sostituzione in area parco con barriere concordate con la soprintendenza ed il ripristino di un iter trasparente e rispondente ai requisiti di legge (oltretutto non documentabili da inesistenti cartelli informativi).
Allo stato dell’arte riteniamo necessario trasmettere copia della presente lettera alla Soprintendente Dr.ssa Barbara Davidde per le valutazioni che riterrà conseguenti.
Centro Turistico Giovanile, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, Italia Nostra, Legambiente, Unione Italiana Ciechi