Emiliano risponde all’attacco del direttore di National Geographic: “Xylella bloccata in provincia di Brindisi da 6 anni”. Ma è davvero così?
BRINDISI – Michele Emiliano, in risposta a Marco Cattaneo direttore responsabile di National Geographic Italia, Le Scienze, Mind e National Geographic Traveler (Foto 1), ha parlato della “lotta contro la xylella bloccata da sei anni in provincia di Brindisi” (Foto 2).
La cartina del 2016 (Foto 3), anno in cui Emiliano salì al governo della Puglia, fa vedere come all’epoca la situazione più grave riguardasse la provincia di Lecce e metà della provincia di Brindisi, con l’area di contenimento e la zona cuscinetto che terminavano prima di Cisternino e ben prima di Fasano.
Nella cartina dell’ottobre 2020 (Foto 4) si può notare come la zona di contenimento abbia ormai ricompreso completamente l’agro di Fasano e la zona cuscinetto si sia spostata fino a Polignano.
E proprio in una determina della Regione Puglia del 14 dicembre 2020 (Foto 5) si attesta come siano stati accertati focolai in agro di Monopoli, Polignano e Canosa di Puglia. Per questi ulivi infetti, si legge nella determina, è prevista l’eradicazione.
Ma come, non era stato Emiliano nel settembre del 2017 ad affermare che “Tagliare adesso sarebbe come quando nei campi di concentramento della Shoah si uccidevano gli ultimi prigionieri mentre stavano arrivando gli Alleati”?
Sta di fatto che, nonostante le rassicurazioni del Governatore, la cartina (Foto 6) aggiornata pubblicata sul sito “emergenzaxylella” – curato proprio dalla Regione Puglia per monitorare il fenomeno – non lascia adito ad equivoci rispetto all’avanzamento del batterio fino alla provincia di Bari.