BRINDISI – “Oggi è una giornata importante per Forza Italia Puglia perché abbiamo la possibilità di illustrare, in questo lungo tour della provincia di Brindisi, i contenuti e l’impatto di due riforme che riteniamo “storiche” per il Paese e che portano la firma del ministro Brunetta: la legge sulla semplificazione e quella sul reclutamento. E’ stato un lavoro faticoso, ma non nascondiamo di aver provato sincera emozione quando i due provvedimenti sono diventati finalmente leggi. E’ un impegno che rivendichiamo con orgoglio perché siamo convinti che queste riforme saranno in grado di rilanciare l’economia del Paese e renderlo di nuovo credibile e attrattivo per gli investimenti nostrani e stranieri”. Così l’on Mauro D’Attis, commissario regionale di Forza Italia, durante la conferenza stampa di oggi a Brindisi con il Ministro alla Pubblica Amministrazione, l’on Renato Brunetta, ed il Sottosegretario alla Giustizia, l’on Francesco Paolo Sisto. All’incontro hanno partecipato anche i parlamentari Fi Veronica Giannone, Elvira Savino, Carmela Minuto; l’eurodeputato Andrea Caroppo; il consigliere regionale Paride Mazzotta; il capogruppo Fi in Consiglio comunale di Brindisi, Roberto Cavalera ed il consigliere comunale Gianluca Quarta.
“Questa è una congiuntura straordinaria per l’Italia: abbiamo una montagna di soldi dall’Unione Europea in cambio del nostro impegno a fare le riforme necessarie per il Paese e a vararle entro un timing preciso”, ha detto invece il Ministro Brunetta.
“Ora o mai più -ha continuato Brunetta- e siamo fieri delle due prime riforme varate sulla semplificazione e il reclutamento, che portano la mia firma accanto al simbolo del nostro grande partito. Silvio Berlusconi ha preparato il terreno per la nascita del governo Draghi con un lavoro eccezionale ed oggi, grazie a lui, abbiamo il miglior premier che l’Italia potesse desiderare. Un presidente del Consiglio che ha restituito credibilità ed autorevolezza al nostro Paese e che ha schierato i migliori giocatori in campo per la sua squadra. Le due riforme che ho proposto sono leggi complicatissime e non è stata una passeggiata, ma il mondo ormai è tornato a credere nell’Italia e nei prossimi cinque anni arriveranno circa 5 mila miliardi di capitali stranieri perché siamo di nuovo attrattivi e affidabili per gli investitori. Il Pnrr è un’occasione epocale, tutte le classi dirigenti devono sentirsi protagoniste per dare il loro contributo perché abbiamo tanti soldi da spendere e da spendere bene. La legge sul reclutamento è cruciale perché abbiamo bisogno di una burocrazia giovane e capace di realizzare gli indirizzi della politica. La semplificazione, invece, farà fiorire gli investimenti. Le riforme sono il nostro vaccino a lungo termine per cambiare il Paese -ha concluso il Ministro- e noi abbiamo il miglior premier, Draghi, l’inventore della coalizione che lo sostiene, Berlusconi, e i giocatori più forti in campo, che siamo noi”.
“Oggi -ha dichiarato il Sottosegretario Sisto- Forza Italia è determinante nel Paese e ha il merito di aver “provocato” la nascita di un governo composto da persone che sanno ciò che fanno. Perché anche i competenti possono sbagliare, ma sbagliare per incompetenza è dolorosissimo. E in questo senso, l’Italia sta finalmente vivendo una nuova fase, con il presidente Draghi che dà costante prova di competenza ed autorevolezza. Sulle riforme abbiamo varato ora quelle proposte dal Ministro Brunetta, ma anche sul fronte della giustizia ci stiamo muovendo per portare a casa due riforme decisive nell’ambito del Pnrr: processo penale e processo civile. Sembra che sia un altro mondo, è cambiato il passo e noi stiamo lavorando per un’altra grande scommessa: una giustizia di riappacificazione tra cittadino e Paese. Basta con il “massacro” delle imprese che portano avanti una sana attività. Il cittadino deve rispondere se responsabile, ma lo Stato deve proteggerlo in caso contrario. Così come bisogna dare un colpo di spugna ai processi “sine die” e a quelli mediatici con cui si calpesta ogni principio costituzionale. E noi -ha concluso Sisto- ci teniamo ai principi costituzionali che, insieme al buonsenso, vanno riportati nel nostro Paese con la riforma della Giustizia”.