I politici brindisini non gradiscono la partecipazione dei cittadini. Altro che palazzo di vetro… A Lecce o Milano invece è tutto pubblico
BRINDISI – Mentre a Milano o a Lecce i cittadini possono assistere live alle commissioni consiliari oppure rivederle, a Brindisi ciò non è possibile. Anzi, alcuni Consiglieri comunali (di opposizione) hanno mostrato grande fastidio quando ne abbiamo riportato i contenuti, quasi stessimo compiendo chissà quale reato, minacciando addirittura esposti. Una vergogna.
Il Regolamento del Comune di Brindisi non ammette che le commissioni siano pubbliche, se non previa autorizzazione del presidente. E da quanto appreso, così resterà la norma, che non è stata modificata dalla Commissione Statuto e Regolamento che ha rivisto in toto il testo e lo approverà presto in Consiglio comunale. Certo, una miglioria è stata apportata: è previsto che i riassunti delle commissioni vengano pubblicati sull’albo pretorio. Un apprezzabile sforzo, sempre che venga concretizzato, ma rispetto ad altri Comuni si registra ancora un preoccupante gap in termini di coinvolgimento della cittadinanza, di partecipazione alla discussione di tematiche che riguardano il bene comune.
La reazione di alcuni componenti della maggioranza e dell’opposizione davanti ai resoconti delle commissioni da noi riportati, d’altronde, era tutta un programma e non faceva sperare niente di meglio, sul punto, rispetto al nuovo regolamento partorito, il quale lascia la facoltà ai presidenti di commissione di renderle pubbliche o meno. Proprio come accaduto fino ad ora, anni in cui il palazzo è rimasto piuttosto opaco, chiuso a doppia mandata.