ORIA – “Se oggi, finalmente, in Regione si è tornati a parlare dello straordinario Castello di Oria è perché un privato lo ha acquistato nel 2007 (quando il PUBBLICO non esercitò il diritto di prelazione), lo ha ristrutturato spendendo 20 milioni di euro. Vorrei ricordare ai colleghi consiglieri regionali della Sesta Commissione – che oggi ha trattato il tema – che la nostra Carta Costituzionale tutela anche la proprietà privata che oggi non solo non è stata invitata in audizione, ma alla quale viene data la ‘colpa’ della mancata fruizione al pubblico del monumento di eccezionale carattere storico-culturale.
E’ indubbio che la Regione, ma tutti gli enti pubblici interessati a cominciare dal Comune, debba fare qualsiasi cosa perché il Castello possa essere fruibile per determinati giorni all’anno e quindi cercare e arrivare a un accordo con la proprietà diventa essenziale. E’ evidente – non serve fare i filantropi con i soldi dei privati – che la società che ha così tanto investito nel monumento lo ha fatto per poter ottenere un ritorno economico. Ma perché non deve essere possibile coniugare entrambe le esigenze? Senza dimenticare che i costi di gestione annui a totale carico della proprietà oscillano intorno a un milione e mezzo.
Altrimenti se non si vuole che il Castello sia adibito ad attività commerciali – chiaramente idonee con il contesto storico dell’immobile – si faccia un’offerta al privato e lo si acquisti. Poi lo si mantenga anche così come il privato sta facendo da 14 anni. Per questo ho chiesto al presidente della Commissione, Metallo, di convocare la parte privata per ascoltare il loro punto di vista.”
Comunicato Caroli Consigliere regionale FdI