Di Maio in peggio: la svolta garantista è positiva, ma per un bilanciamento del sistema Uggetti e Guidi devono restare politicamente condannabili per il M5S

Una dipendente del comune di Lodi, ritenendo che il bando per la gestione di certe piscine fosse stato manipolato per favorire il vincitore deciso dalla politica, si rifiutò di avallare la procedura e, avendo ricevuto varie pressioni, registrò tutto e presentò una denuncia. Il caso in oggetto è quello che ha interessato l’ex sindaco Uggetti, che in effetti ammetterà di aver manipolato il bando “per il bene della città”, ma non pago si mise anche in condizione di influenzare le indagini, contattando il comandante provinciale della Guardia di finanza.

Ora, il perché il fatto non sussista verrà compreso quando saranno pubblicate le motivazioni della sentenza della Corte d’Appello.

Dalle cronache giudiziarie non è emerso un vantaggio personale per l’ex sindaco nella vicenda ed è possibile che davvero abbia ‘truccato le carte’ per il bene della sua comunità, della quale fanno comunque parte anche gli altri imprenditori che avrebbero diritto al massimo della trasparenza e della correttezza nelle procedure di gara.

Tuttavia da questa vicenda sembrano emergere perlomeno opinabili profili di correttezza istituzionale ed etici, e quando la politica imparerà a scindere il merito processuale dalle sacrosante valutazioni di carattere politico, allora sarà un giorno migliore per tutti.

Il giustizialismo è da rifuggire, ma anche ritrovarsi i 5 Stelle (con Di Maio che chiede scusa per la gogna scatenata contro Uggetti e anche contro l’ex ministra renziana Guidi, la quale comunque ebbe realmente una interlocuzione telefonica con il compagno lobbista dei petrolieri per acconciare un emendamento pro Tempa Rossa) che si svestono completamente del loro sedicente ruolo di custodi della moralità non rappresenta una buona notizia per l’equilibrio politico del Paese.