Ammessi i progetti da 13 mln per il Capannone Montecatini e l’area ex Pol ma sono spariti i soldi. Patroni Griffi prova a metterci una pezza
BRINDISI – Potenzialmente una grande notizia per la città di Brindisi: il progetto che prevede la rivitalizzazione delle aree prospicienti il porto interno è stato ammesso a finanziamento a valere sui fondi Pac. Il progetto originario da 13 milioni di euro prevede il tanto sognato recupero del Capannone Montecatini da adibire a polo culturale, la trasformazione dell’area ex Pol in parco/zona umida e il rifacimento del basolato e dell’illuminazione della zona Sciabiche.
Fino ad ora l’ipotesi progettuale del Comune, che ha visto l’attiva partecipazione dell’Autorità portuale disponibile a cedere le aree in oggetto, era al vaglio della commissione ministeriale che aveva sollevato delle riserve. Nella giornata di martedì tali riserve sono state sciolte e il progetto è stato ritenuto ammissibile. Ma in linea con la sfortunata storia di questa città, ecco la beffa: “Il progetto è ammissibile ma non finanziabile per la saturazione delle risorse finanziarie disponibili”. Cose italiane.
Stessa sorte è toccata anche al progetto da 4 milioni di euro – presentato dall’Autorità portuale – inerente il parco del castello e la riconnessione tra porto e maniero nella città di Bari. Per tali ragioni il Presidente Ugo Patroni Griffi si è subito attivato ed è già al lavoro per sollecitare il governo a rifinanziare i progetti ammessi ma non finanziabili come quelli di Brindisi e Bari.
Al momento trapela cauto ottimismo. Non resta che incrociare le dita e sperare che il sogno della città di recuperare il suo capannone e l’area Ex Pol non si trasformi nell’ennesima beffa, nell’ennesimo boccone amaro per una comunità che fatalmente resta sempre ai margini.