La Nitor Brindisi parte con il piede sbagliato. Il team allenato da mr. Melpignano debutta contro il Molfetta calcio allo stadio Poli di Molfetta, in campionato di eccellenza femminile. Una competizione tra prime squadre femminili di calcio a 11 che non si disputava in Puglia da 7 anni ma la partenza per le brindisine non è stata delle migliori. La partita è stata disputata a porte chiuse a causa del protocollo anti-covid ma è stata trasmessa in diretta streaming su facebook.
Entrambe le squadre si schierano con un classico 4-4-2.
Immediatamente si nota che tutte le ragazze delle due compagini hanno una carenza atletica notevole dovuta principalmente al periodo di stop forzato. Ma nonostante questo le ragazze brindisine non riescono a fare gioco, non costruiscono e prendono, nel primo tempo, un goal su grossolano errore del portiere Filomarino che dopo il rilancio non rientra tra i pali e la n. 10 del Molfetta, Cimadomo, ne approfitta infilando un gran goal dai 35 metri.
Timide le azioni di attacco e bravissime le ragazze molfettesi a mettere puntualmente in fuorigioco le Brindisine che hanno notevoli difficoltà a seguire l’ultimo uomo della difesa avversaria. Si trovano anche in inferiorità numerica in mezzo al campo perchè i difensori rimangono fermi all’altezza del centrocampo senza spingere sulle fasce e questo ha penalizzato molto tutta la squadra che va in sofferenza praticamente da subito e per tutta la partita non riesce ad avere un possesso palla continuato. Moltissime le seconde palle perse che hanno determinato anche i goal subiti.
Il primo tempo termina sull’1 a 0 per il Molfetta che ha dimostrato di meritare di più e di avere più dinamica di gioco, con passaggi precisi orientati alla costruzione dell’azione e un buon possesso palla.
Alla ripresa le formazioni risultano invariate ma la musica non cambia e il Brindisi nell’arco di 5 minuti subisce altri due goal, uno fotocopia del primo e il secondo su calcio da fermo. Il quarto invece arriva qualche minuto dopo sempre con tiro alto sopra la traversa a scavalcare il portiere. A segno Messina e Petruzzella con una doppietta. Ma il Molfetta non ha molti cambi e le giocatrici iniziano a soffrire la fatica, rallentando la manovra.
Allora la Nitor, nonostante l’evidente demotivazione per i 4 goal subiti, prova a fare la partita e ad aggiustare il tiro sostituendo Stranieri e Mussardo, che fino a quel momento era stata la migliore in campo insieme a Ilary Romano, instancabili al centro campo e protagoniste di numerose azioni interessanti con un buon fraseggio tra loro. Ma le nuove entrate continuano a commettere gli stessi errori del primo tempo non valutando bene la posizione del fuorigioco e sbagliando ripetutamente stop e passaggi.
Il Molfetta non approfitta degli errori e risulta stremato e privo di idee e la Nitor invece va a segno nei minuti finali con un tiro da fuori di Lacalaprice. Non basta e la Nitor ci riprova prima con due tiri di Martina Gargiullo andati fuori e poi le giocatrici esperte della Nitor prendono il sopravvento sulle stanchissime molfettesi e sulle stanchissime compagne di squadra. Sempre con Lacalaprice che fa un assist a Miglietta e la posiziona sola davanti al portiere, fortunatamente questa volta non è fuorigioco, accorcia ulteriormente le distanze. A pochi minuti dal termine la Nitor conquista una punizione dal limite dell’area, un corner corto, che viene calciato sempre dalla Lacalaprice e messo in rete da Di campi in scivolata. La partita finisce 4-3 per il Molfetta, anche se l’esperienza delle tre marcatrici poteva regalare un pareggio fortunoso il gioco espresso non è stato particolarmente entusiasmante soprattutto nel finale.
Risultato giustissimo per il Molfetta che ha meritato di più, ha avuto più concentrazione e un ottimo approccio iniziale alla partita e per la Nitor solo rammarichi e molto su cui lavorare e riflettere.
Perchè è vero che è un gioco, è vero che è importante esserci e partecipare ma è anche importante giocare bene facendo comunicare i reparti, entusiasmando con azioni costruite alla perfezione e giocando il calcio che tanto ci piace come una unica vera squadra e magari anche vincere per portare in alto il nome della città perchè Brindisi merita di essere protagonista nel calcio.
Per adesso Tre punti persi male ma ci aspettiamo una grande partita in casa e la rivelazione di qualche talento nascosto che conquisti la serie C.
Ma. Ma.