ASI, Caroli: “Rina, Rubini e Amati espressione del PD contestati dal PD stesso. Davvero assurdo quanto sta accadendo”
BRINDISI – Quel che è accaduto nelle ultime ore nel territorio brindisino ha davvero dell’assurdo. Il sindaco della città di Brindisi e presidente della provincia, Riccardo Rossi, dopo le dimissioni di Mimmo Bianco, ha nominato l’Avv. Vittorio Rina, presidente del consorzio Asi (Area sviluppo industriale).
La nomina alla presidenza del vice segretario del Partito Democratico di Brindisi, non è stato l’unico atto spregiudicatamente politicizzato del sindaco Rossi. Le altre caselle del cda del consorzio sono state riempite da Sonia Rubini, sempre del Pd, e Luigi Amati, imprenditore fasanese vicino ai Democratici. Non solo. Oltre il danno c’è anche la beffa. Tale scelta, giustamente criticata anche da altri esponenti di partiti d’opposizione, viene persino disapprovata dai cinque stelle brindisini, i quali probabilmente dimenticano che a livello regionale, sono forza di maggioranza esattamente come e con il Pd, e, ancor più paradossalmente, dalla federazione provinciale del Partito democratico che, con una nota, ne prende le distanze.
Sorge spontanea una domanda: ma allora queste nomine scellerate di chi sono espressione? Di un partito o di un singolo forte della sua carica politica? Il vero problema è che a pagare le conseguenze di questi giochi di potere e poltrone sono sempre i cittadini e in questo caso il tessuto produttivo della nostra provincia. Gli imprenditori, già mortificati dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria, non possono essere ostaggio di decisori, che, forse, non hanno la giusta esperienza che un tale ruolo strategico richiede. Mi auguro, davvero, che l’Asi Br possa portare avanti progetti e iniziative all’altezza della ratio per cui è stata creata.
Luigi Caroli Consigliere regionale FdI