Il Sud Nevada in cui si barcamena Miles Daly non ha niente di epico. Anzi. Miles fa una noiosissima vita da criminale di serie c al soldo di Amara, perfida e spietata boss del cartello, e questa vita gli ha fatto perdere moglie e figlia. Così, per riconquistarle, decide di sfruttare la sua passione per il cinema e di provare a diventare un produttore cinematografico. Facile a dirsi, il crimine non lo abbandonerà facilmente e tutto ciò che vuole lasciarsi alle spalle lo seguirà a Hollywood.
 |
 |
 |
È questa la premessa della serie di Epix, un adrenalinico mix tra Tarantino e i fratelli Cohen, che mescola dark comedy e crime creando un cocktail godibile e mai noioso. Grande merito va alla sceneggiatura, ispirata al romanzo di Elmore Leonard: brillante, sopra le righe, divertente. E poi gli attori, una perfetta combinazione di facce da commedia calate in una storia di crimine e criminali: Chris O’Dowd, Ray Romano, Sean Bridges sono i protagonisti intorno ai quali gravitano comprimari eccellenti.
E ancora, Hollywood. Il posto dove può succedere di tutto, il microcosmo in cui il crimine attecchisce con facilità e anche una boss sanguinaria può trovare di che divertirsi. Parte del fascino di questa serie sta proprio nell’ambientazione: vedere come (dis)funziona la “fabbrica dei sogni” americana, come si crea un film, gli strani personaggi di cui sono popolati gli studios ha sempre qualcosa di accattivante.
Su Tim Vision sono disponibili le prime due stagioni, lo show è già stato rinnovato per una terza. Get Shorty è un altro piccolo gioiellino nel mare magno della serialità televisiva.
La critica anglosassone si è sperticata in grandi lodi, segno ulteriore che, ormai, la televisione è il nuovo cinema.
F. Taurisano