Dalla Questura un allarme: “Lo sport non può sfociare in violenza come spesso sta accadendo”
BRINDISI – L’imminente avvio della stagione agonistica impone una attenta riflessione sui comportamenti che gli spettatori devono osservare nel corso dei diversi eventi sportivi.
La Questura ha il monitoraggio di tutte le manifestazioni sportive che si svolgono in provincia e provvede alla gestione dei servizi necessari al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Nei mesi scorsi si sono registrati alcuni episodi che hanno reso necessario l’intervento del Questore e la trasmissione di informative di reato all’Autorità Giudiziaria.
L’episodio certamente più deprecabile è avvenuto nello scorso mese di maggio presso lo stadio comunale di Mesagne ove si disputava una gara valevole quale finale del campionato allievi Brindisi under 17 tra due compagini della provincia.
Un incontro di calcio tra ragazzi, nel momento della premiazione dei vincitori, a seguito del comportamento antisportivo e diseducativo di adulti che, invece, dovrebbero fornire esempio di lealtà sportiva, si è trasformato in una rissa.
E’ risultato necessario l’intervento degli agenti del Commissariato che giunti sul posto hanno provveduto a riportare la tranquillità.
La situazione che gli operatori si sono trovati a gestire era di forte tensione, con un ragazzino dodicenne con escoriazioni al viso, un allenatore di una delle due squadre che asseriva di essere stato malmenato da un dirigente dell’opposta compagine, un altro giovane pure con evidenti escoriazioni.
L’attività di indagine avviata dal Commissariato di Mesagne permetteva di accertare che subito dopo la fine della gara, due dirigenti delle compagini sportive avevano avuto un alterco poi degenerato in una aggressione fisica.
Tale episodio aveva innescato uno confronto verbale e fisico tra più persone.
I responsabili degli scontri sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di rissa aggravata ed a carico di 4 persone, tra cui l’allenatore di una delle due squadre, il Questore ha emesso altrettanti provvedimenti di D.A.S.P.O. per la durata di 18 mesi.
Negli ultimi mesi, in altre circostanze la Questura è dovuta intervenire a seguito di comportamenti violenti ed antisportivi che si sono consumati sia negli incontri di calcio sia in quelli cestistici.
In particolare, sono stati avviati 9 procedimenti amministrativi per l’irrogazione del divieto di partecipare alle manifestazioni sportive, di cui 3 conclusisi con l’irrogazione del provvedimento di divieto di accedere e partecipare alle stesse per tre anni a carico di un tifoso ultras che aveva usato violenza fisica nei confronti di un soggetto in servizio presso lo stadio e due della durata di un anno per aver incitato alla violenza durante alcuni incontri di basket.
I 9 tifosi sono stati, altresì, deferiti all’A.G. per vari titoli di reato.
L’ultimo grave episodio di violenza è avvenuto nella serata di ieri ad Ostuni quando nel corso di una gara amatoriale tra una squadra locale ed una di Brindisi l’arbitro è stato malmenato da alcuni calciatori ed ha dovuto fare ricorso a cure ospedaliere.
I responsabili sono stati già individuati dagli agenti del Commissariato di Ostuni ed anche per loro scatteranno sanzioni nei prossimi giorni.