BRINDISI – Il Consigliere regionale Bruno e il Sindaco Rossi, dopo l’approvazione del bilancio 2019 dell’Asi, si sono affrettati a tessere le lodi del Presidente Bianco, che avrebbe lasciato – a loro dire – un ente in salute. I circa 960.000 euro di utile netto sbandierati, però, secondo il Consigliere Amati “non rappresentano un vero e proprio utile di esercizio”, in quanto viziati da “una sopravvenienza contabile (di 838.000 euro circa, ndr) collegata alla chiusura di alcuni progetti”. Per questo Amati si chiede “da quando una differenza contabile, come scritto chiaramente nella nota integrativa, può considerarsi un utile?”.
La mancanza di cautela di Rossi e Bruno nell’enfatizzare il lavoro del Presidente uscente Bianco, nonostante Amati continui a richiedere approfondimenti su una gestione a suo dire opinabile rispetto alle consulenze, alle assunzioni e alle donazioni dell’Asi, e nonostante una sopravvenienza così corposa che ne spiega il risultato contabile, fa pensare che siano in ballo equilibri di potere.
La conferma sembra giungere dalle pesanti affermazioni rilasciate da Bruno, che ha parlato di “fango”, di “polemiche strumentali” (anche Rossi ha parlato di strumentalizzazioni politiche) e addirittura di “polemica politica che si abbatte in modo meschino”. Frasi che risulta difficile pensare non siano dirette anche (se non soprattutto) ad Amati, in una battaglia all’interno del PD che va avanti da diversi mesi ma che assume sempre maggiormente toni accesi, nella peggiore tradizione della politica.