BRINDISI – Quando non ci sai che fare o non sai come fare: Prometti.
E’ questo l’imperativo “bizzarro” inventato da una certa politica, che vuole dare dignità all’agire per agire, anche se finalizzato al nulla, proprio per nascondere le inefficienze, la mancanza di idee, di impegno, di una direzione di marcia da seguire, di essere all’altezza di quella responsabilità.
L’importante è curare l’aspetto “estetico” della promessa, di segnare una qualche di vitalità. Non è certamente necessario fare qualcosa di concreto. Tanto che sia un regolamento, un’ordinanza, si può sempre far finta di niente, non applicarla, tanto non succede niente. Almeno in questa città. Si mortificano solo le aspettative dei cittadini interessati, che vengono abbandonati a se stessi, ai loro bisogni.
La vicenda della promessa di sostegno economico da destinare alle famiglie meno abbienti, in grande difficoltà economica, per rimborsare totalmente o in parte il tributo della Tassa sui Rifiuti, inserita nel “Regolamento TA.RI” approvato dal Consiglio Comunale di Brindisi con deliberazione n. 74 del 9 luglio 2010, costituisce la dimostrazione di come l’Amministrazione comunale di Brindisi, la sua maggioranza, sappiano interpretare alla perfezione questo insegnamento.
Si trattava di un provvedimento che l’attuale maggioranza aveva dichiarato di ritenere assolutamente necessario, per cui modificando la procedura del passato, ha disposto che “il comune di Brindisi destinerà delle risorse per le famiglie meno abbienti, atte a rimborsare in toto o in parte l’ammontare del tributo e gli aventi diritto saranno individuati con apposito bando annuale pubblicato dall’Ente”.
Viene precisato altresi che le domande devono essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando. Naturalmente in assenza di bando, in assenza di pubblicazione, niente domande, niente aiuti, nonostante le pesanti difficoltà economiche di quei cittadini, di quelle famiglie: come purtroppo è avvenuto. Nessun bando è stato pubblicato, nonostante che il 2020 sia intereramente trascorso e i termini per il pagamento della ta.ri. siano abbodantemente scaduti.
Ma c’è anche da chiarire l’aspetto economico della questione, che non è come si dice indolore, a costo zero per gli interessati.
Molti di loro, dovendo far fronte ai più elementari bisogni delle proprie famiglie, non hanno potuto pagare in “ toto o in parte” la ta.ri, con la conseguenza di essere esposti al pagamento aggiuntive delle sanzioni ed interessi dovuti per il mancato pagamento nei termini. Ma anche peggio, fare i conti con i decreti ingiuntivi nei casi in cui non sia economicamente possibile sanare quel pagamento.
In molti sono ormai sfiduciati, temono che alla fine non se ne farà niente, anche perchè nonostante le numerose richieste di intervento di molti cittadini inoltrate agli uffici comunali interessati, nessuno ha sentito il dovere di intervenire.
Peraltro non si può certamente affermare che questi ritardi, questo livello di disattenzione, di disinteresse, costituiscano un fatto isolato, una eccezione nell’attività di questa amministrazione, che in questo campo ha dimostrato di non avere rivali.
Certo riesce difficile comprendere i motivi di questo ritardo nella redazione e pubblicazione del bando, ma anche comprendere se sono ancora in bilancio le risorse economiche destinate a questo sostegno, per evitare che si possa percepire, come purtroppo avviene da tempo, una amministrazione indolente, refrattaria a risolvere effettivamente i problemi dei cittadini.
Questa è la dimostrazione che in questa città al di là delle ricorrenti, noiose dichiarazioni pubbliche, delle tante zuffe verbali, l’impegno concreto, la considerazione, il senso di solidarietà verso il prossimo in difficoltà, non costituisce certamente una priorità.
Cosi mentre in comune si avvitano su tante discussioni infinite, che appaio per molti motivi senza senso, ci sono uomini, donne e bambini, che fanno fatica, che non ce la fanno, che vivono la loro vita con grande difficoltà e di cui a palazzo sembrano non accorgersi.
E’ su queste situazioni, su questa realtà e sulle tante altre situazioni di sofferenza si deve concentrare l’attenzione dei nostri amministratori, mettendo in atto fatti concreti, accelerando i tempi, facendo ogni sforzo per eliminare ogni problema, ogni complicazione burocratica, affinché dai prossimi giorni possa essere finalmente pubblicato il bando. Risolvendo nel contempo il problema relativo alle sanzioni per ritardato pagamento a carico dei benificiari del sostegno economico promesso dal comune.
Altrimenti quella disponibilità ad aiutare quelle famiglie rischia di essere percepita per quello che sembra a più di qualcuno. Ovvero funzionale solo a fare scena. Come sempre.
Siamo proprio messi male.
Vincenzo Albano