BRINDISI – Il “COMITATO TORRE ROSSA” formato da oltre cento famiglie si è riunito per scrivere la
presente in nome e per conto di tutti gli abitanti della C.da TORRE ROSSA, per dare delle risposte
a tutti coloro che esprimono opinioni ed affermazioni in merito alle varie problematiche del
comparto di Torre Rossa, sui social, in TV, e sulle testate giornalistiche.
Precisando che solo chi li vive in prima persona, può sapere cosa significa quaranta anni di
problemi, poiché come sarebbe la vita senza acqua? Sfidiamo chiunque a vivere tale situazione,
senza lamentarsi e senza avere problemi e di sapere che da sotto i piedi passano i tronchi di acqua
e fogna e non potersi allacciare. Sì! perché il Sindaco non dava l’autorizzazione agli allacci,
affermando che non essendo proprietario delle strade, non poteva dare l’autorizzazione allo scavo
per gli allacci. Ci chiediamo!, perché il Comune ha dato l’autorizzazione ad AQP per scavare su
strade private per fare i tronchi di acqua e fogna? Pertanto il Comitato ha lavorato su questo punto
fino al giorno in cui, producendo tutta la documentazione necessaria a proprie spese, con delibera
n. 21 del 29.04.2020 il Comune di Brindisi è divenuto proprietario delle strade già esistenti e
ricadenti nel comparto. Ma nonostante questo il Sindaco continuava a non dare l’autorizzazione
agli allacci, affermando che le pratiche di condono dovevano essere integrate al fine di ottenere il
rilascio dell’Attestato di Congruità per ogni singola domanda di condono. Quindi chi aveva, nel
frattempo, già integrato, ha richiesto, nel giugno 2020, l’Attestato di Congruità. Ma anche questa
volta il Sindaco se ne uscito con una nuova affermazione, ossia che, se non si definiscono le
pratiche sotto il profilo del Piano Assetto Idrogeologico (PAI), non si potevano dare le
autorizzazioni per gli allacci alle condotte AQP. A questo punto il Comitato di Torre Rossa, esausto
di tale situazione, non poteva fare altro che esporre le vicende e chiedere l’intervento del Consiglio
Regionale, il quale con un emendamento, diventato poi legge, presentato dal Consigliere Fabiano
AMATI, approvato da tutto il consiglio regionale, (art. 34, L.R. n. 29 del 20.08.2020), si
autorizzavano tutti coloro che ricadevano nei comparti delle varianti di recupero, a richiedere gli
allacci ad AQP e al Sindaco di dare loro l’autorizzazione per lo scavo. Alla luce di quanto esposto,
il Comune ha proceduto, dopo tante peripezie, al rilascio di parte degli Attestati di Congruità
richiesti nel giugno 2020, ed altri ancora tutt’oggi in corso di definizione. Molti residenti, hanno potuto allacciarsi alla rete AQP, poiché già avevano l’Attestato di Congruità, che anche AQP
richiede.
E’ facile accusare i residenti del Comparto di Torre Rossa dicendo “chi gli ha detto di costruire
senza permesso?” così come è facile additarli e classificarli “abusivi”. I residenti sono forse
colpevoli di essersi caricati l’onere di costruirsi una casa a proprie spese (regolarizzata con
domanda di condono) e di non averla chiesta al Sindaco?
Descritte molto sinteticamente le varie vicende che ci portano oggi ancora a stare qui a cercare di
definire la situazione di disagio che il Comparto di Torre Rossa sta ancora affrontando, visti gli
ultimi aggiornamenti emersi in Audizione Regionale del 18.01.2021, di cui ne facevamo parte, e da
quanto emerso da alcune testate giornalistiche, codesto comitato tende a precisare che:
1) Per quanto riguarda la SNAM si precisa e si ribadisce che già dal mese di maggio 2020 ha
segnalato il presunto danno ambientale, avvenuto durante gli scavi per i lavori della TAP,
ad alcuni consiglieri comunali e al Sig. Sindaco. Contestualmente sono arrivate le
lamentele di molti residenti del comparto sulla mancanza di acqua nei pozzi. Tale
problematica è stata segnalata dal comitato sulle testate giornalistiche della provincia. I
rappresentanti di SNAM appresa la notizia ci hanno subito contattato ed incontrato e
durante tale l’incontro, evidenziati tutti i disagi della zona e le nostre richieste di intervento
per la risoluzione dei problemi in merito al danno causato dalla realizzazione del
GASDOTTO TAP, il comitato ha richiesto a loro di compensare il danno avuto dalla
perdita della portata della fonte idrico-freatica dei pozzi. Loro dopo aver esposto il
problema ai loro superiori, ci hanno risposto che è fattibile il compenso del danno avuto
tramite la realizzazione delle opere di urbanizzazione mancanti nel Comparto Torre Rossa,
e a finanziare quindi i progetti che il Comune farà. Quanto sopra è stato confermato in
Audizione Regionale dal Dott. Andrea CASTELLANETA, Project Manager di SNAM S.P.A. e
non capiamo l’atteggiamento del Sig. Sindaco, il rappresentante dei cittadini, il primo
cittadino eletto da tutti noi, che sembra rifiutare tale finanziamento da SNAM a compenso
per il danno subito dai cittadini residenti. Chiamarlo ristoro o risarcimento del danno a noi
non cambia niente.
2) Per quanto riguarda il vincolo idrogeologico (PAI) è stato chiesto a tutti i titolari di
domanda di condono di effettuare e consegnare uno studio del rischio idrogeologico, ai fini
della definizione delle pratiche. Tutti noi residenti ci riunimmo per incaricare,
autotassandoci, un Geologo al fine di effettuare tale Studio per tutta l’area perimetrata
dalla Variante di Recupero, Comparto Torre Rossa e lo consegnammo al Comune nel luglio
2019. Poco tempo fa, il Comune ci comunicava che tale studio non andava bene e che ha assegnato alla società ASSET di elaborare lo Studio ed un Piano di Gestione del Rischio
Idrogeologico e che la spesa di tale Studio sarà a carico dei residenti del comparto.
Pertanto ci chiediamo, perché tale spesa deve essere pagata dai cittadini? Perché il
Comune non ha presentato già nel momento in cui è stato approvato il PAI (2005) i progetti
relativi al Piano di Gestione del Rischio Idrogeologico, vista l’approvazione della Variante
di recupero? Perché il Comune a seguito del DPCM del 20/02/2019 (Piano Nazionale per
la Mitigazione del Rischio Idrogeologico ) non ha utilizzato parte dei tre miliardi di euro
messi a disposizione di chi presentava i progetti di mitigazione?
Pertanto ci chiediamo perché i residenti del Comparto di Torre Rossa devono pagare un
lavoro che poteva essere finanziato coni i fondi citati? Perché in merito al PAI noi residenti
del comparto non abbiamo mai ricevuto nessuna notizia e nessuna richiesta dalla
presentazione delle domande di condono fino al 2019? E perché si deve fare questo Studio
se sul WEBGIS PAI (adb) della Regione Puglia sul comparto di Torre Rossa non Risulta
nessun rischio idraulico, ne basso, ne medio o alto?
3) Per quanto dichiarato dal Sig. Sindaco in Audizione Regionale del 18.01.2021 in merito ai
dati delle domande di condono e delle relative richieste di congruità fatte ai fini degli
allacci, precisiamo che molti titolari di pratiche di condono hanno chiesto il rilascio
dell’Attestato (circa 60 richieste in regola con le integrazioni richieste), molti avevano già
l’Attestato ( circa 20 pratiche), altri titolari non hanno presentato richiesta poiché depositi
(circa 10 pratiche), altri non hanno chiesto la congruità poiché le loro abitazioni
prospettano su strade prive di tronchi di acqua e fogna, ed altri sono impossibilitati ad
affrontare le spese per gli allacci. Quindi consigliamo al Sig. Sindaco di informarsi bene.
4) Relativamente alla discussione sulle modifiche al Piano Casa avvenuta in Audizione
Regionale, esposta dal Presidente della Commissione Bilancio Fabiano Amati, si precisa
che siamo favorevoli all’applicazione del Piano Casa (L.R. 14/09) in sanatoria per i piccoli
abusi ricadenti nel 20% della cubatura oggetto di domanda di condono, senza dover
demolire per poi ricostruire ai sensi sempre della stessa L.R., ed avendo l’Attestato di
Congruità e non avendo ancora la Concessione in Sanatoria.
Il “Comitato Torre Rossa”