CGIL: “I precari possono ancora manifestare?”
BRINDISI – Non si può che essere d’accordo con quanto affermato da Pancrazio Tedesco, Segretario Generale della Fp Cgil, in merito all’atteggiamento tenuto dal management Asl in occasione della manifestazione a sostegno dei precari di Brindisi il cui contratto scade il prossimo 31 gennaio, tra una manciata di giorni. La lotta sindacale vive di scontri, anche aspri, ma mai avevamo assistito a scene come quelle viste lunedì, con un uso improprio, inedito e poco ortodosso, per usare un eufemismo, del personale della “Sanitaservice” a protezione del palazzo.
Sia chiaro, la Cgil tutta ritiene la vicenda dei precari brindisini come prioritaria, coerentemente con tutte le battaglie sostenute fino ad oggi per la lotta al precariato, come dimostra la vertenza che il sindacato porta avanti da tempo, ma affrontiamo quotidianamente questioni molto più complesse ed articolate, nelle quali lo sforzo che le parti compiono per raggiungere dei risultati soddisfacenti risulta cruciale per il buon esito delle trattative. Ebbene, neanche in quei contesti nessuno ha mai chiuso letteralmente in faccia ai manifestanti le porte, cercando di curare i propri interessi rimanendo nello steccato delle normali relazioni sindacali.
All’Asl di Brindisi, nonostante le parole distensive pronunciate dal direttore generale Giuseppe Pasqualone, che ha garantito aperture al dialogo rimaste finora solo sulla carta, su questa come anche su altre vicende ( per esempio l’applicazione unilaterale del PdRO) il muro di gomma contro cui ci scontriamo resta difficile da penetrare: quanto accaduto lunedì, quindi, resti un infelice e maldestro incidente di percorso e si decida il management a determinare un clima di relazioni sindacali ispirato ai principi di correttezza, anche per affrontare in sede di cabina di regia confederale i tanti problemi che attanagliano il nostro sistema sanitario di cui avremo modo di ribadire pubblicamente entrando nel merito tra qualche giorno.
La storia della Cgil parla per noi: collaboriamo da sempre e a tutti i livelli con le massime istituzioni del territorio e non solo per garantire il rispetto dei diritti e delle leggi. Prefettura, Questura, Carabinieri, Finanza, Comuni, Regione, Provincia, Asl, Confindustria, parti datoriali e tutti gli altri Enti Locali sono i nostri interlocutori in tantissime vertenze e con tutti i rappresentanti di queste istituzioni intessiamo rapporti e relazioni di altissimo profilo, consci delle responsabilità che il nostro compito si porta appresso. La Cgil viene riconosciuta come controparte leale e affidabile, nonostante la fermezza con la quale alcune volte porta avanti le proprie battaglie da sempre.
Il DG dovrebbe scusarsi coi lavoratori innanzitutto e dovrebbe cercare, col supporto delle parti sociali, la giusta via per mettere a punto una soluzione che consenta di raddrizzare una situazione drammatica, come già accaduto nelle Asl di Lecce e di Taranto e in altre realtà sanitarie pugliesi.
Non parliamo per slogan ma siamo convinti che una via per garantire un futuro a questi lavoratori ci sia e sia a portata di mano: le prese di posizione di autorevoli esponenti della maggioranza in Consiglio regionale lo dimostra. Anche da Bari, quindi, arrivano segnali che portano nella direzione indicata dalla Cgil. Bisogna rimuovere gli ostacoli che sbarrano la strada verso la meta e chiudersi a palazzo lasciando fuori la protesta, legittima e pacifica, dei lavoratori e dei loro rappresentanti non agevola certo le cose.
Abbiamo le spalle larghe anche per reggere questo tipo di azioni, siamo il sindacato più grande d’Europa, ma preferiremmo ritornare a un dialogo costruttivo nel quale le nostre rivendicazioni, opinioni e idee siano percepite come un arricchimento alla discussione, un contributo all’elaborazione delle soluzioni migliori e un pungolo per il loro raggiungimento.
Altre e più dure battaglie ci vedono impegnati ma nessuna lotta sarà mai considerata superflua se serve a migliorare la vita anche di un solo uomo o di una sola donna e a difendere i diritti che la nostra bellissima Costituzione garantisce a ogni cittadino.
Il Segretario Generale CGIL
F.to Antonio Macchia