Oggiano: “Stampa poco attenta: i due nuovi corsi dell’Università di Lecce passano come grande conquista mentre la bocciatura dell’Università di Brindisi non indigna”
BRINDISI – Complice una stampa non particolarmente attenta si riesce a far passare come una grande conquista l’istituzione di due nuovi corsi di laurea a Brindisi da parte dell’Università del Salento di Lecce: una triennale in “Sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici” l’altra magistrale in “Scienze della cooperazione internazionale”. Due corsi di laurea (che non rappresentano se non delle “gemmazioni” senza nessuna autonomia amministrativa, economica e didattica) che confermano, se ancora c’è ne fosse bisogno, il ruolo subalterno e marginale, al quale si vuol continuare a relegare Brindisi, nella formazione Universitaria nei confronti degli atenei di Bari ma soprattutto di Lecce! A conferma di ciò il 22 dicembre u.s. il cda dell’Università del Salento ha sancito l’istituzione di questi due nuovi corsi di laurea: la cosa che fa specie (volendo utilizzare un eufemismo altrimenti sarebbe “grave”) è che uno di essi e nello specifico “Scienze della cooperazione internazionale” è stato BOCCIATO dal CURC (Comitato universitario regionale di coordinamento all’interno del quale siedono i rettori delle Università pugliesi compreso il Rettore di Lecce) nella seduta del 29 ottobre u.s. che ha rigettato la proposta di istituzione non di un nuovo corso di laurea come quelli decentrati per dipartimenti dell’Università di Bari e dell’Università del Salento, ma dell’Università UniPegaso di Brindisi Mahatma Gandhi, un Ateneo a tutti gli effetti!!! Un corso di laurea con due percorsi di studio: “Scienze della cooperazione, lo sviluppo e la pace” tal quale a quello voluto recentemente dal Rettore di Lecce ma dallo stesso bocciato nella seduta del CURC del 29 ottobre u.s. e “Scienze dell’e-learning e della media education”. Un polo formativo unico (solo a Napoli sono presenti corsi di laurea di siffatta caratterizzazione) al Sud, non in “competizione” con gli attuali corsi di laurea, per i professionisti dello sviluppo sostenibile del domani, esperti di flussi migratori e rapporti internazionali, coltivatori di idee. Sfruttando la presenza dell’ONU a Brindisi e nello specifico dell’Agenzia per gli aiuti alimentari delle Nazioni Unite (World Food Programme), recentemente insignita del premio Nobel per la pace 2020, gli studenti dell’Università UniPegaso Mahatma Gandhi avrebbero potuto coniugare il percorso formativo ad una indubbia opportunità di crescita professionale in Città. Perché ciò che è meritevole di istituzione il 22 dicembre u.s. ovvero il corso di laurea in “Scienze della cooperazione internazionale” da parte dell’Università del Salento di Lecce non lo è per il CURC (Comitato universitario regionale di coordinamento all’interno del quale siedono i rettori delle Università pugliesi compreso il Rettore di Lecce quest’ultimo forse in una qualche forma di incompatibilità quantomeno morale???) nella seduta del 29 ottobre u.s. ??? Perché si continua ad osteggiare l’istituzione dell’Università di Brindisi??? Quali sono state le motivazioni che sono state addotte dal CURC per bocciare la proposta della istituzione dell’Università UniPegaso di Brindisi Mahatma Gandhi (in partnership con la CCIAA e l’AdSP MAM) con un percorso di studio in “Scienze della cooperazione internazionale” che a distanza di due mesi invece sono state superate positivamente dall’Univeristà del Salento di Lecce??? Pare quanto mai evidente che la flebile quanto non incisiva attività politico istituzionale del Sindaco Rossi e della sua maggioranza, che continuano a parlare di grandi conquiste ed opportunità nella crescita del polo universitario di Brindisi, sia ormai incentrata a raccogliere le briciole di chi vuol continuare a marginalizzare il nostro territorio relegandolo alla mediocrità culturale mantenendo la propria centralità, garantendo corsi che nulla apportano da un punto di vista di crescita che solo una Città universitaria garantirebbe innescando anche le leve di un indotto economico oggi inesistente! Senza nulla togliere alla generosità delle Università che circondano Brindisi (Bari, Lecce e ora anche Taranto) che delocalizzano questo o quel corso a Brindisi (spesso però affidati a ricercatori o a docenti non di ruolo) un Ateneo avrebbe dato dignità alla Città, che finalmente avrebbe avuto un proprio collegio dei docenti, avrebbe potuto bandire concorsi universitari e soprattutto sarebbe stata rappresentata da un proprio Rettore lì dove si decide il futuro formativo di una città. Proprio quella Conferenza dei rettori pugliesi che il 29 ottobre u.s. ha dato uno stop “strumentale” al sogno di un intero territorio! E che non si derubrichi il tutto a becero provincialismo il tentativo di dare dignità al nostro territorio perché quando si tratta di Bari, Lecce o Taranto invece stranamente si parla di strategie di crescita socio-culturale-economica di ampio e lungo respiro! La cosa davvero grave è che questa ingiustizia, l’ennesima nei confronti di Brindisi, non ha suscitato almeno un fremito di indignazione, un accenno di protesta, uno scatto di orgoglio. Nulla di questo. Al posto di un qualunque sussulto di una dignità ormai persa il sindaco Rossi e la sua maggioranza barattano il futuro universitario della Città con qualche “strapuntino” accontentandosi delle briciole e addirittura parlano di un grande risultato!
Senza vergogna, senza pudore, senza dignità!
Massimiliano Oggiano
Capogruppo Fratelli d’Italia
Vicepresidente del Consiglio Comunale di Brindisi