Antonucci (FI) dopo la sentenza del CdS: “Dopo che è stato ostacolato lo sviluppo del porto, Rossi prenda una posizione chiara”
BRINDISI – Nel corso del lunghissimo iter burocratico sarebbero state compiute “gravi violazioni procedimentali, per avere le autorità appellate totalmente ignorato le osservazioni procedimentali dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Meridionale”.
Lo si afferma nella sentenza con cui il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’ente portuale brindisino, annullando la sentenza emessa dal Tar Puglia. In pratica, le opere relative al completamento delle infrastrutture di security del porto di Brindisi erano conformi alle destinazioni urbanistiche del Piano comunale, mentre le previsioni del Piano regolatore portuale non hanno natura urbanistica e quindi non hanno rilievo nel procedimento autorizzativo.
Il Provveditorato interregionale per le opere pubbliche aveva respinto l’istanza di accertamento di conformità urbanistica. Posizione condivisa dal Comune di Brindisi che nell’appello al Consiglio di Stato si è costituita in giudizio contro l’ente portuale.
Adesso è evidente che il sindaco Rossi deve fare chiarezza sulla sua posizione. Cosa farà il Comune di Brindisi a seguito del pronunciamento del Consiglio di Stato? Quale provvedimenti intende assumere nei confronti di chi ha materialmente ostacolato lo sviluppo del porto di Brindisi?
Chi doveva “cambiare la storia”, insomma, non ha fatto altro che ostacolare la crescita di Brindisi, portare l’ente sull’orlo del fallimento e rompere i rapporti con tutte le Parti Sociali.
Il Sindaco di Brindisi, senza infingimenti prenda posizione sul porto (quanto fatto finora si sta man mano rivelando contro ogni rotta plausibile e poco lungimirante) e lo faccia nell’interesse della Città.
Livia Antonucci coordinatrice cittadina Forza Italia Brindisi