Home Sport Basket Ko amaro per l’Happy Casa: a Cremona seconda sconfitta di fila
Ko amaro per l’Happy Casa: a Cremona seconda sconfitta di fila
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Ko amaro per l’Happy Casa: a Cremona seconda sconfitta di fila

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BRINDISI – Trasferta amara per l’Happy Casa Brindisi che a Cremona, contro la Vanoli dell’ex Cournooh, cade per la seconda volta consecutiva in campionato, dopo lo stop interno fatto registrare nella scorsa giornata di LBA contro la Carpegna Prosciutto Pesaro.

Nel post partita, coach Vitucci ha analizzato la sconfitta maturata al PalaRadi, parlando di una prestazione difensiva non all’altezza, con la squadra che ha concesso troppo negli uno contro uno ai propri avversari e lo score finale di 96-94 corrobora decisamente la spiegazione fornita dal coach biancoazzurro.

Match ad altissimo ritmo, vibrante, quello andato in scena ieri sera sul parquet lombardo.

Brindisi iniziava la contesa parecchio sottotono, incassando le triple di un ispirato Mian, che costringevano Vitucci a spendere subito un timeout, per cercare di fermare la verve offensiva della Vanoli e spronare i suoi ad entrare in partita. La reazione dell’Happy Casa non tardava ad arrivare ed una sontuosa schiacciata di Thompson in contropiede, con viaggio in lunetta incluso e la successiva incursione in area con i due punti appoggiati al tabellone da Bell, spostavano l’inerzia della contesa a favore degli ospiti, rinfrancati dalla tripla di Willis, che significava +9. Iniziava a macinare punti l’Happy Casa, grazie ad un inarrestabile Perkins, che spadroneggiava sotto le plance avversarie contro i malcapitati Jarvis Williams e Marcus Lee. Si andava al riposo sul punteggio di 29-21 per Brindisi. Il secondo quarto si apriva con la Vanoli che provava a rifarsi sotto, sospinta dall’ingresso di Peppe Poeta, ma erano i dardi incendiari scoccati da Mian e Palmi, a consentire ai padroni di casa di ricucire tutto il gap e mettere la testa avanti nella contesa. Ancora Perkins ed una magata di Thompson sulla sirena di fine quarto, consentivano a Brindisi di impattare il match e poter andare negli spogliatoi in parità, sullo score di 45-45.

Nel terzo quarto, l’Happy Casa subiva la sfuriata offensiva, veemente ed inarrestabile, di Daulton Hommes, che fino a quel punto dell’incontro si era limitato ad osservare compagni ed avversari. L’ala da Bellingham respingeva, praticamente da solo, i tentativi di allungo dell’Happy Casa e, dopo aver duellato con Bell su entrambi i lati del campo, con una tripla ed un canestro da 2, consentiva a Cremona di portarsi avanti sul +5, costringendo Vitucci al timeout. La tripla di Willis ed un canestro di Harrison, che iniziava ad entrare emotivamente nel match, consentivano a Brindisi di restare a contatto e si andava all’ultimo riposo sul punteggio di 75-74 per i padroni di casa.

L’ultimo quarto rispettava pienamente il copione andato in scena fino a quel momento, con le due squadre che continuavano a sferrare ed incassare colpi senza il minimo accenno di sosta. Perkins spostava letteralmente in area il proprio dirimpettaio Lee e finalmente si accendeva Harrison, che con una tripla da distanza siderale, portava i suoi avanti sul punteggio di 86-81. Era un dardo che poteva costare carissimo a Cremona, ma che invece, come evidenziato anche da Vitucci, nel post-partita, metteva psicologicamente fuori dal match la guardia di Anchorage. Dopo aver infilato la tripla, Harrison si voltava verso gli spalti del PalaRadi in cui sedevano poche decine di supporters locali, osservandoli e gettando, virtualmente, il guanto di sfida, dopo essere stato beccato nelle azioni precedenti.

La terna decideva di sanzionare la guardia biancoazzurra con il tecnico, una decisione molto discutibile (Vitucci stesso più avanti dichiarerà che non ha sentito proferire alcuna parola dal suo numero 7, tesi confermata dallo stesso protagonista dell’accaduto, via social), che costringeva l’ex LePortel ad accomodarsi in panchina per qualche minuto, causa quarto fallo personale, in un momento in cui, dopo un match nervoso, anche per via della palla che non entrava a canestro, era sembrato accendersi di colpo. Si arrivava ai minuti finali, concitati e punto a punto, con Cournooh che trovava una tripla dall’angolo dal valore inestimabile per i suoi, che con i due liberi di Williams messi a bersaglio, si trovavano avanti di 2 lunghezze, prima dell’ultima azione in cui la palla spettava a Brindisi. Harrison provava l’incursione, che si fermava però sul ferro, decretando la vittoria finale della Vanoli.

Prestazione difensiva insufficiente, qualche passaggio a vuoto nelle giocate decisive della contesa (anche da parte di chi solitamente non trema nei possessi più scottanti), una panchina decisamente non all’altezza ed in generale un pò troppo nervosismo, giustificabile solo parzialmente dall’atmosfera da bagarre messa in campo dai ragazzi di coach Galbiati e da qualche sostenitore locale sugli spalti, possono provare a spiegare i due punti lasciati al PalaRadi dall’Happy Casa Brindisi.

A differenza della scorsa uscita contro Pesaro, in cui capitan Zanelli e compagni avevano subito inesorabilmente, a livello emotivo e di approccio al match, gli avversari, per tutti i 40’, la sconfitta di ieri ha spiegazioni squisitamente di natura tecnico/tattica. La già citata deficitaria prova difensiva, in aggiunta ad un attacco alla zona cui coach Galbiati ha largamente attinto nell’incontro di ieri sera, anche per proteggere il proprio roster corto(striminzito nel reparto lunghi) basatosi quasi esclusivamente sul tiro da fuori (che ripetiamo, è una grande risorsa per gli interpreti che sono presenti nel roster biancoazzurro ma che non può e non deve costituire l’opzione primaria dell’Happy Casa), con risultati altalenanti, sono costati carissimo a Brindisi.

Servirà ripartire, forse, tatticamente, da questi due punti, ovvero una maggiore applicazione difensiva e un lavoro mirato a trovare soluzioni offensive differenti e più efficaci, contro eventuali passaggi a zona delle difese avversarie.

Prossimo appuntamento in calendario, per l’Happy Casa Brindisi, in programma Domenica prossima, 3 Gennaio, quando al PalaPentassuglia, con fischio d’inizio alle ore 19.00, sarà di scena la Dolomiti Energia Trentino. La classifica, nonostante le due sconfitte di fila fatte registrare, rimane ottima, ma servirà invertire già contro Forray e compagni il trend, soprattutto per acquisire nuovamente sicurezza e consapevolezza della propria forza dal punto di vista psicologico.

Jacopo Lania