Sul bilancio l’essenza dei Rossi’s boys: avere ragione ma passare dalla parte del torto. Meno solipsismo e celodurismo, grazie: ne guadagneremmo tutti
BRINDISI – Tanto rumore per nulla. Lo scontro con il dirigente ai Servizi Finanziari, l’invocazione dell’intervento di un commissario ad acta a fare da arbitro nel duello al singolar tenzone tra la parte politica e quella dirigenziale, le dimissioni dell’Assessore al Bilancio, gli stracci che sono volati pubblicamente conditi da pesanti accuse. Tutto finito in una bolla di sapone, perché alla fine i soldi promessi dalla Regione per la discarica di Autigno sono realmente arrivati, perché i lavoratori dei servizi sociali vedono la luce in fondo al tunnel, perché sul futuro della Brindisi Multiservizi inizia ad emergere un cauto ottimismo fondato su un ritrovato attivismo dell’Amministrazione comunale apparsa per larghi tratti pigra e remissiva nella risoluzione di problemi che si trascinano da anni ma che vanno risolti quanto prima.
La vicenda del bilancio, così come quelle che hanno visto e vedono lo scontro tra i Rossi’s boys e Patroni Griffi, tra i Rossi’s boys e Amati, tra i Rossi’s boys e il mondo intero, sono la dimostrazione che più che nella sostanza, questa Amministrazione si perda parecchi punti nella forma, nell’abecedario della convivenza civile prim’ancora che nel profilo istituzionale che bisogna tenere e che proprio non riesce a introiettare. Con un approccio differente, meno arrogante, più tollerante, più aperto, questa Amministrazione avrebbe incontrato la metà dei problemi.
Sarebbe bastato, nella vicenda del bilancio, che il Sindaco avesse consentito a dirigente e assessore di svolgere in serenità il loro mestiere. Sarebbe bastato recepire nello schema di bilancio le osservazioni del dirigente su servizi sociali, fondi per Autigno e BMS, per poi, una volta arrivati i soldi della Regione e definito il Piano previsionale e industriale della BMS apportare gli emendamenti così come fatto in questi giorni e impostare di comune accordo con il dirigente, l’assessore e l’amministratore unico il programma di rilancio della BMS. Nessuno sano di mente si diverte a stringere la cinghia senza che ve ne sia necessità, ma se si gestisce un Comune in deficit strutturale e in predissesto, buon senso e legalità consigliano di approcciarsi secondo il principio di precauzione, così come suggerito più volte dal dirigente Simeone nelle sue missive al Sindaco e confermato poi dal Commissario ad acta.
E allora, Rossi’s boys, basta con i veleni e con il celodurismo: con un pizzico di rispetto verso gli altri, verso il ruolo che ricoprono e con meno solipsismo, ne beneficeremmo tutti, anche e soprattutto voi.