BRINDISI – Fin dall’insediamento di questo Consiglio Comunale non ci siamo limitati a fare una opposizione sterile.
Riteniamo che anche dal ruolo che rivestiamo si possa dare un contributo alla crescita della città.
In quest’ottica abbiamo depositato due proposte di emendamenti al programma triennale delle opere pubbliche ipotizzando l’esecuzione di interventi utili per la città che non comportano impegni sul bilancio comunale ma prevedono, per la loro esecuzione, il ricorso a capitali privati.
Il primo emendamento riguarda la valorizzazione dell’ex Camping Brin.
Una zona molto cara ai brindisini, che un tempo ospitava un campeggio frequentatissimo dai residenti.
Si tratta di un’area localizzata in Via Materdomini trasferita nel patrimonio del Comune con il cosiddetto federalismo demaniale.
E’ un vasto terreno alberato, recintato con una rete metallica, con all’interno dei manufatti fatiscenti, che oggi versa in totale stato di abbandono.
Eppure negli anni 60 e 70 rappresentava una meta turistica e ricreativa conosciutissima.
La proposta che abbiamo depositato prevede il riutilizzo del compendio quale “area sosta camper” che sarebbe in tutto conforme alla destinazione urbanistica dell’area e alle previsioni legislative in materia di turismo all’aperto e sarebbe in qualche modo un completamento del programma di rigenerazione urbana della zona SCIAIA, approvato dalla Giunta Municipale una decina di anni fa e poi rimasto in un cassetto.
Il secondo emendamento prevede la riattivazione dell’impianto di frantumazione degli inerti di proprietà del Comune.
Anche in questo secondo caso si tratta di una struttura in abbandono dopo un breve periodi di funzionamento con gestione privatistica.
Eppure si tratta di un impianto capace di gestire 40.000 tonnellate annue di residui di demolizione, che rappresenterebbe per una miriade di imprese private un centro di conferimento sicuro ed eviterebbe l’abbandono nelle campagne degli sfridi e degli inerti.
In entrambi i casi il beneficio per l’Amministrazione sarebbe duplice: da un lato valorizzare beni di proprietà del Comune; dall’altro garantirsi entrate certe per le casse comunali con gli oneri di concessione.
Riteniamo che in un periodo di di scarsità di risorse da destinare alle opere pubbliche sia necessario fare di necessità virtù e che la collaborazione tra Amministrazioni pubbliche ed imprese private sia un percorso obbligato.
Senza contare che si tratterebbe di attività capaci di generare nuovi posti di lavoro.
Per le proposte di emendamento abbiamo chiesto l’acquisizione dei pareri dei dirigenti delle Ripartizioni Lavori Pubblici e Servizi Finanziari e del Collegio dei Revisori dei Conti per offrire all’intero Consiglio Comunale ogni utile elemento di valutazione.
Capogruppo PRI
(Gabriele ANTONINO)