Home Approfondimenti Qualità dell’aria nel brindisino: per Arpa nel 2018 nessuna criticità. Torchiarolo la più esposta della Puglia
Qualità dell’aria nel brindisino: per Arpa nel 2018 nessuna criticità. Torchiarolo la più esposta della Puglia
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Qualità dell’aria nel brindisino: per Arpa nel 2018 nessuna criticità. Torchiarolo la più esposta della Puglia

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BRINDISI – Com’è la qualità dell’aria nella provincia di Brindisi in questi primi 7 mesi dell’anno? A dircelo sono le centraline di rilevamento dell’Arpa.

Per il PM10 di sono registrati superamenti dei valori limite 4 volte ai Cappuccini, 1 volta al Perrino, 1 volta in via dei Mille e 6 volte in via Taranto. A Torchiarolo – via Don Minzoni, invece, gli sforamenti sono stati 21.

E secondo il report annuale relativo al 2018 licenziato da Arpa, la centralina di Torchiarolo di via Don Minzoni, pur avendo rilevato dati entro i limiti di legge, è stata quella che ha fornito gli spunti di riflessione maggiori.

“Fino al 2017 – si legge nel report di Arpa – la rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria aveva registrato superamenti dei limiti di qualità dell’aria previsti dal D. Lgs. 155/10 per diversi inquinanti. In particolare, nel periodo 2015-2017 era stato registrato il superamento del limite giornaliero del PM10 nella stazione di Torchiarolo-Don Minzoni per il PM10 e il superamento del limite annuale dell’NO2 nel sito di Bari-Cavour. Nel 2018, al contrario, per questi due inquinanti non c’è stato nessun superamento. Per il PM10 la concentrazione annuale più elevata (32 µg/m3) è stata registrata nel sito Torchiarolo – Don MinzoniPer il PM2.5, nel 2018 il limite di concentrazione annuale di 25 µg/m3 non è stato superato in nessun sito. Il valore più elevato (21 µg/m3) è stato registrato nel sito di Torchiarolo-Don Minzoni. Il valore obiettivo di Benzo(a)pirene non è stato superato in nessun sito. Il valore più elevato (0,7 ng/m3) è stato raggiunto nel sito Torchiarolo – Don Minzoni. Anche i metalli pesanti hanno registrato concentrazioni ampiamente inferiori ai rispettivi livelli limite”.