Il ritiro dell’ordinanza regionale pugliese: questo è quello che chiede l’associazione dei presidi di Puglia (Anp).
In una nota, il presidente regionale, Roberto Romito, mette a confronto l’ordinanza del governatore pugliese Michele Emiliano con quella della Regione Umbria (regione arancione come la Puglia) che ha disposto invece la didattica a distanza in tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie.
«Le motivazioni e le valutazioni del rischio pandemico nelle scuole addotte dalla Presidente dell’Umbria a sostegno della sua decisione – afferma – sono praticamente identiche a quelle recentemente ribadite su Facebook dal Presidente Emiliano. Peccato che le conclusioni siano molto diverse. In Umbria, l’organo di governo regionale si assume le sue responsabilità e dispone per tutte le famiglie e tutte le scuole; in Puglia tale responsabilità viene scaricata su famiglie e dirigenti scolastici. Generando la più volte lamentata situazione di disorientamento e disuniformità del servizio».
«Al Presidente Emiliano – è detto nella nota – chiediamo: se la situazione della nostra regione (“arancione» come l’Umbria) è effettivamente così grave, vada in pellegrinaggio ad Assisi (forse sarà anche utile contro il COVID, sul piano spirituale) e trasferisca in Puglia l’equivalente dell’ordinanza umbra, ritirando la sua n. 413.
«In mancanza, ci permettiamo di rilevare che, se non lo facesse il «governatore», il potere di fare come in Umbria ce l’avrebbero i sindaci sui loro territori, in quanto ufficiali di governo dotati di poteri esclusivi in materia di rischio sanitario (cosa che non sono, è bene ripeterlo, i dirigenti scolastici)».