BRINDISI – Leggo con stupore ed un certo imbarazzo le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dalla consigliere comunale di BBC Annamaria Calabrese a difesa della scelta della sua maggioranza ed Amministrazione di sinistra di non aderire alla rottamazione ter riservata agli Enti locali per l’azzeramento di quota interessi e sanzioni di cartelle riferite a tributi locali (imu, tasi, tari, multe, tosap, ici) che avrebbe alleviato una pressione fiscale asfissiante ed insostenibile per i contribuenti brindisini. Lo stupore e l’imbarazzo nasce dal fatto che raramente vediamo intervenire nelle sedi preposte (il Consiglio comunale in primis) la consigliere in questione (in verità pochi consiglieri della maggioranza che sostiene il sindaco Rossi), tanto meno nell’ultimo Consiglio Comunale all’interno del quale si è discusso l’argomento de quo, per difendere scelte, spesso e volentieri irragionevoli, capotiche ed irresponsabili, della propria Amministrazione nello specifico quello di non aderire alla rottamazione ter; probabilmente si rende conto già da sé che tali scelte sono insostenibili, obbligata ad alzare la manina in maniera acritica e per puro senso di appartenenza partitica e politica.
Evidentemente si preferisce attendere che qualcuno veicoli comunicazioni e farsene portavoce attraverso la stampa e non attraverso un sano e democratico confronto con le forze di opposizione che sino ad ora non mi pare siano state mai smentite nel merito e nel metodo di molte iniziative scellerate di questa Amministrazione sinistra.
Ribadisco e chiarisco per ennesima volta che mai come questa volta l’Amministrazione Rossi si è lasciata sfuggire l’opportunità di praticare sul serio la vera “operazione verità” sui conti disastrati del Comune di Brindisi, tanto ricercata e decantata dal sindaco Rossi ma che nei fatti ha dimostrato di non voler perseguire perché evidentemente ha la necessità di mantenere in piedi l’equilibrio di bilancio attraverso residui attivi da rottamare (crediti ormai datati ed inesigibili).
Lo sanno tutti che quei residui attivi non verranno mai incassati ma servono solo come artifizio contabile per quadrare i conti. L’adesione alla rottamazione ter non avrebbe comportato nessuno scompenso traumatico per il bilancio, più grave di come è adesso, poiché le cartelle riferite alle sanzioni e agli interessi tra il 2000 ed il 2017 ammontano a circa 7.000.000 di euro e i contribuenti che avrebbero aderito non sarebbero stati più del 30% (circa 2.000.000 di euro) ovvero coloro i quali avrebbero avuto la reale intenzione di pagare facendo incassare da subito risorse finanziarie al Comune di Brindisi che diversamente non incasserà mai! In più se le sanzioni e gli interessi dal 2000 al 2017 delle cartelle da rottamare non fossero stati contabilizzati nel corso degli anni nei vari bilanci (o lo fossero stati in maniera distorta) allora non ci sarebbe stato nessuno scompenso o deficit di bilancio.
Consiglio sommessamente e con estremo garbo alla consigliere Calabrese di BBC di evitare di addentrarsi in argomenti cosi delicati e di non facile comprensione: “il silenzio è d’oro”….continui a rimanere in silenzio per evitare brutte figure!
Dott. Massimiliano Oggiano
Capogruppo FdI
Vicepresidente del Consiglio Comunale di Brindisi