L’art. 41 dello Statuto della Regione Puglia al comma 4 stabilisce che: ‘il presidente, entro 10 giorni dalla proclamazione, nomina i componenti della giunta regionale…’.
Michele Emiliano è stato proclamato il 29 ottobre scorso, sono quindi passati non 10, ma 13 giorni e oggi apprendiamo dalla lettura dei giornali che non è questione di ore, perché si è in attesa della decisione del Movimento 5 Stelle se entrare meno in giunta.
Quindi, benvenuti in Puglia, dove vige una sorta di autodeterminazione che prescinde dalle leggi che, per Emiliano – magistrato in aspettativa e ‘uomo di legge’ come lui ama definirsi – vuol dire che ha più peso la piattaforma Rousseau dello Statuto regionale.
In un momento così drammatico, con numeri su contagi e decessi che ogni giorno crescono in modo spaventoso, appare incredibile che si possa trovare tempo per giocare al ‘poltrona -party’, sia per le gravissime carenze ed inadempienze dell’organizzazione sanitaria, sia per la drammatiche conseguenze economiche, evidenziate dalle stesse categorie produttive che chiedono a gran voce che si dia subito un Governo alla Regione.
Raffaele Fitto