Marimisti e Circolo Tennis: due pesi e due misure
BRINDISI – Questa Amministrazione ha sempre applicato un criterio: la messa a bando pubblico di concessioni e servizi, evitando gli affidamenti diretti o le proroghe degli stessi. Anche quando i servizi offerti funzionavano. Lo ha fatto con la concessione del caffè letterario Nervegna, con l’affidamento del servizio di valorizzazione dei beni monumentali, con i campi di calcio dell’Acsi e della Torretta, ecc, ecc. Ma soprattutto con la piscina Marimisti, gestita come un gioiellino. Al netto della messa in vendita, quando non sono giunte proposte, il Comune ha bandito comunque un nuovo bando perché riteneva il canone troppo basso, adeguandolo così a 30.000 euro.
Ora, ci saranno sicuramente delle ragioni, ma la differenza di trattamento garantita al Circolo Tennis è solare. La concessione, in questo caso, è stata rinnovata per 6 anni senza bando pubblico. E per giunta al prezzo irrisorio di 27.000 euro annui. In questo caso non c’era l’esigenza di fare cassa? O per cassa s’intende il piano di rientro in 72 comodissime rate concesso al Circolo Tennis per rientrare del debito maturato pari a 148.500 euro? E non si venga a dire che la concessione è stata rinnovata per scopi sociali, perché così come il Circolo Tennis garantirà lezioni gratuite per le fasce deboli, lo stesso faceva la Marimisti. Ma tant’è…