Caso Brindisi: più contagi giornalieri di tutta la provincia di Lecce. Quanta sfortuna!
BRINDISI – L’onda che stava per travolgere Brindisi l’avevamo vista arrivare con largo anticipo. Il dato dell’RT alto come quello delle province lombarde (dove supera 2), d’altronde, non lasciava dubbi. Così come pochi dubbi sembrano esserci sull’innesco di quello che oramai può essere definito il caso Brindisi. Sì, perché mentre in tutta la provincia di Lecce (800.000 abitanti) i nuovi contagi, il 4 novembre, erano 26, a Brindisi città (85.000 abitanti) erano 31! (in proiezione sono 800 contagi in mese!). Capite la gravità? Il Sindaco Rossi adesso sembra averla compresa. Pochi giorni fa forse ancora no, dato che in un’intervista a Studio 100 giustificava l’Rt alto di Brindisi con il fatto che i contagi qui fossero pochi. Però in questi giorni deve aver rivisto la propria posizione se oggi è giunto ad annunciare misure addirittura più restrittive rispetto a quelle previste per la Puglia arancione (ma come? Non avevamo pochi contagi?).
E anche che Brindisi sarebbe finita in zona rossa (perlomeno di fatto se non ancora formalmente) l’avevamo previsto.
Chissà se tra le misure più restrittive saranno inseriti ad esempio la chiusura del mercato del giovedì e delle chiese. Mentre verrà deciso se è il caso di continuare a consentire assembramenti legalizzati di giorno, da stasera sarà vietato uscire dalle proprie abitazioni dopo le 22. Perché si sa, a mezzanotte le periferie diventano ricettacolo di contagi. Non il resto.