Home Politica Aresta ‘punzecchia’ Rossi e la Cenerentola Brindisi si prende un’altra gomitata tra i denti. Pd e M5S brindisini non pervenuti
0

Aresta ‘punzecchia’ Rossi e la Cenerentola Brindisi si prende un’altra gomitata tra i denti. Pd e M5S brindisini non pervenuti

0

BRINDISI – Ha ragione l’onorevole Aresta: quella mesagnese non è stata una sgrammaticatura istituzionale. È stato piuttosto uno sgambetto. Una gomitata tra muso e naso. Perché se è vero – come lui afferma – che Rossi è anche il Presidente della Provincia e non dovrebbe perorare solo la causa di Brindisi, è vero anche che non è comprensibile il fatto che proprio in quanto Presidente della Provincia, Rossi non sia stato invitato all’incontro mesagnese alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Mario Turco, che ha la delega ai Cis. Proprio Turco è stato colui il quale ingenuamente o scientemente ha riservato a Brindisi lo sgambetto/gomitata/pugno/ceffone più sonante, perché andando a Mesagne e non venendo a Brindisi ad agosto (proprio a causa delle rimostranze di Aresta) ha chiaramente scelto da che parte stare nella faida interna al Movimento.

Alla fiera della delegittimazione del Capoluogo ha partecipato anche il Ministro Provenzano, che ha colto la palla al balzo. Perché al Ministro per il Sud, i Cis, proprio non piacciono, o comunque proprio non piace l’idea di scucire i cordoni del suo portafoglio per gonfiare l’ego politico di Turco. Il canale di finanziamento del Cis, infatti, è il Fondo di Sviluppo e Coesione, che contiene le risorse europee destinate alle Regioni più arretrate; per l’appunto quelle Meridionali sulle quali ha potere gestorio Provenzano.

E così l’On. Aresta si è infilato in queste crepe per perorare la causa di qualcosa di normativamente corretto: ovvero che i Cis servono per l’area vasta, non solo per il Capoluogo. Peccato però che da un anno e mezzo Rossi e Salvemini stessero lavorando proprio su progetti di area vasta tra Brindisi e Lecce, puntando sulla riqualificazione delle litoranee e sul recupero dei contenitori culturali. Ma come sempre le leggi si piegano alle interpretazioni che si vogliono dare, e la politica (del più forte) ha deciso quale direzione debba prendere la faccenda.

L’On. Aresta, nel video che riportiamo, ha chiarito come il lavoro svolto da Rossi in questi mesi sia stato fondamentalmente inutile perché i progetti non rispondevano – a suo dire – al concetto di sviluppo di area vasta segnatamente previsto dai Cis. Sarebbe proprio questo approccio – a suo avviso – che avrebbe portato l’iter di istituzione ad un binario morto.

Il dato politico che emerge da questa brutta storia è cristallino: il M5S di Brindisi, inteso come nucleo del quale fanno parte i consiglieri comunali, il consigliere regionale uscente Bozzetti e l’On. Macina (vicina al capoluogo) ne esce sconfitto, così come ne esce perdente (seppure con responsabilità minori) il PD di Brindisi, che proprio non riesce a trovare sponde concrete in Provenzano e Boccia.

Diciamola tutta: si fanno beffe di noi. E un po’ ce lo meritiamo. Perché credere ai 250 mln piovuti dal cielo, anzi, dalla Lezzi (quella del PIL che aumenta per l’utilizzo dei condizionatori), è un po’ da zampognari con l’anello al naso e gli occhi bendati che scendono dalle montagne.