Il PD non paga affitto e condominio da un anno, l’esasperazione del proprietario: “È questo l’esempio di legalità di cui è portatore il PD?”
BRINDISI – La storia è presto detta. La sede provinciale del Partito democratico di Via Osanna 61, Brindisi, originariamente di proprietà dei Democratici di Sinistra Nazionale, è stata posta in vendita coatta a gennaio del 2018 dal Tribunale di Brindisi – Ufficio esecuzioni immobiliari – per inadempimento del medesimo proprietario. L’immobile era concesso in affitto al PD provinciale ad un prezzo simbolico di euro 400,00 mensili (l’appartamento sviluppa una superficie di 255 mq circa ed una IMU annuale cospicua) con oneri condominiali mensili a carico del conduttore di euro 78,00 mensili, salvo conguagli.
Orbene in data 27/05/2019 in sede di vendita esecutiva in Tribunale, l’immobile viene acquistato da un cittadino (professionista) di Brindisi, consapevole del fatto che l’immobile è affittato al PD Provinciale alle condizioni sopra indicate con un contratto che avrà scadenza il 01/10/2022 e che, dunque, dovrà attendere la naturale scadenza contrattuale per poterne usufruirne a pieno per la propria attività professionale.
Le comunicazioni di rito, dopo l’aggiudicazione, sulla variazione della proprietà vengono eseguite dal Tribunale al conduttore (PD Provinciale), mediante il professionista delegato alle vendite. Purtuttavia il PD Provinciale dal mese di settembre 2019 non solo non versa alcunché a titolo di affitto, ma non versa neanche le quote condominiali e di cui, per responsabilità solidale, lo stesso proprietario se ne fa carico, pagando al condominio 18 mesi di morosità creata dallo stesso conduttore. Le morosità complessive ammontano ad oltre euro 6.500,00, pendente un’azione di sfratto al Tribunale di Brindisi, proposta secondo le regole e le leggi in vigore, a cui tutti dovrebbero attenersi. Udienze fissate e rinviate d’ufficio per l’emergenza Covid.
Il segretario provinciale Francesco Rogoli dichiarò agli organi di stampa (Gazzetta del Mezzogiorno) in data 22.01.2020 “ Risolveremo la questione … che è legata a un cambio di proprietà dell’immobile e a una serie di questioni tecniche. Domenica prossima ci riuniremo per nominare il nuovo tesoriere, siamo in grado di provvedere ai pagamenti”.
Ad oggi nulla è cambiato e per di più, l’attuale proprietà ha dovuto versare nel frattempo 14 quote condominiali di euro 78,00 cadauna al condominio di Via Osanna, pagato imposte annuali (IMU ) per un importo di circa euro 3.000 e, oltre al danno la beffa, gli uffici in questione vengono utilizzati e detenuti dal PD Provinciale di Brindisi sine titolo e non vengono rilasciati al legittimo proprietario, nonostante una risoluzione ipso iure del contratto di locazione in cui la stessa è subentrata, dopo l’acquisto.
Quale esempio di rispetto della legalità, di cui deve essere portatore ogni partito politico italiano, emergerebbe dal comportamento assunto dai rappresentanti provinciali di Brindisi quando si calpestano diritti costituzionali e soprattutto si creano danni economici a cittadini rispettosi delle regole?
Quale politica, intesa come l’arte di governare, organizzare ed amministrare lo Stato, può essere fatta da costoro, se abusano dei principi più elementari del diritto e del convivere civile senza alcun rispetto degli stessi concittadini che dovrebbero eleggerli?
Poniamoci queste domande e riflettiamo.
Lettera aperta a firma di Sandro Cavaliere