Yilport si rifà viva, più o meno. Giovedì incontro con Edison ed Enel per deposito gnl e zona franca
BRINDISI – Yilport finalmente risponde all’Autorità portuale, che indicava alcune date disponibili per un incontro dal vivo o virtuale. Nella loro comunicazione, i turchi si dicono impossibilitati a un confronto in tutte le date indicate dall’ente portuale e fanno sapere che quando verranno in Italia passeranno da Brindisi.
Yilport è un grande terminalista, che ha come core business la movimentazione di merci. A Brindisi si cimenterebbe nella movimentazione di crocieristi, campo nel quale non ha grande esperienza, per usare un eufemismo. E forse, più in là, anche nel traffico di rotabili. Una prospettiva, questa, che sta facendo innervosire non poco i tarantini, che iniziano a guardare con sospetto le mire di Yilport su Brindisi dopo che il colosso turco non sta rispettando quanto promesso in riva alla Ionio in termini di investimenti, traffici e ritorno occupazionale.
Seguiremo attentamente la vicenda, perché conserva degli aspetti che destano qualche riserva.
Giovedì, intanto, Edison sarà in città per incontrare i rappresentanti istituzionali, le imprese, i sindacati e le associazioni datoriali. Non sono invitate, invece, le associazioni ambientaliste, perché il dibattito con loro sarà aperto una volta che si avrà maggiore contezza del progetto, ovvero dopo l’eventuale rilascio del nulla osta di fattibilità dell’opera, consistente in un deposito costiero di gnl.
E sempre l’8 ci sarà un sopralluogo per portare avanti di concerto con Agenzia delle Dogane ed Enel Logistics il progetto in cantiere sullo sviluppo della nuova Zona Franca di Capobianco.
Di carne a cuocere ce n’è fin troppa. È arrivato il momento di iniziare a consumarla.