BRINDISI – Nel cuore del porto interno, ai piedi della Scalinata Virgilio, un concerto alle prime luci del giorno (domenica 9 agosto, ore 5) che unisce il fascino delle note suonate alla bellezza rischiarata della città. In prossimità del concerto, visita guidata del cielo stellato. L’ingresso è libero.
Il silenzio del porto e la voce delle note. Un’alba, quella di domenica 9 agosto, da ammirare dal porto interno. La città che si risveglia dopo una notte silenziosa con uno straordinario concerto, in programma alle ore 5 (ingresso libero), nello splendido scenario della Scalinata Virgilio. Il concerto è sostenuto con le azioni del piano regionale straordinario «Custodiamo la Cultura in Puglia» e realizzato dall’associazione «Auditorium» con la partecipazione dell’Amministrazione comunale di Brindisi e del Teatro Pubblico Pugliese. Il sole sorgerà alle ore 5.54.
Titolo del concerto «Cafè Music», protagonista il Trio Diomede (M° Francesco Peverini, violino; M° Francesco Mastromatteo, violoncello; M° Stefania Argentieri, pianoforte): le prime luci del giorno, un panorama dipinto dai colori della notte e dell’aurora specchiati nel porto, coesistono in piena armonia in un contesto privilegiato. Il concerto è preceduto da un’osservazione del cielo stellato al telescopio (inizio ore 4.30), dal titolo «Il cielo d’agosto», a cura dello studioso Cosimo Galasso, esperienza che regala l’emozione di viaggiare tra le stelle e le galassie, esplorare i pianeti e narrare i miti e le leggende che i popoli antichi hanno immaginato di rappresentare sulla volta del cielo.
Alla complicità e al grande senso artistico del Trio Diomede, il compito di condurci dall’oscurità della notte ai meravigliosi colori dell’alba attraverso un viaggio in musica, simbolo di risveglio e rinascita, un incoraggiamento alla vita in un momento nel quale l’orizzonte è ancora in bilico su un tempo incerto. Il programma comprende le composizioni di alcuni tra i più grandi nomi della storia della musica. Paul Schoenfeld, tra i più importanti compositori americani viventi, scrive «Cafè Music» per omaggiare le origini del linguaggio jazz. La brillantezza ritmica di questo brano passa in rassegna swing, dixieland, ragtime e blues attraverso i virtuosismi e l’equilibrio timbrico e formale della formazione “classica” del trio violino-violoncello-pianoforte.
Astor Piazzolla, nelle «Quattro Stagioni Portene», celebra non solo la propria terra e il tango che ne descrive l’anima, ma percorre, con sapienza compositiva unica, un affascinante viaggio negli stili della musica occidentale. Così agli echi della polifonia di Bach, seguono le suggestioni armoniche di Schumann, l’esuberanza ritmica di Stravinsky e il gusto timbrico di Debussy. L’arrangiamento per trio di José Bragato, violoncellista amato da Piazzolla, rende quanto mai appassionate la sensualità ritmica di questo capolavoro, affresco di Buenos Aires e della nostra anima.
Protagonisti della matinée musicale il M° Stefania Argentieri, artista brindisina e giovane talento del concertismo nazionale e internazionale, insieme con due straordinari musicisti come il M° Francesco Peverini, affermato violinista che esalta i virtuosismi del suo violino “Carlo Antonio Testore” del 1727, e il M° Francesco Mastromatteo, violoncellista di fama internazionale, definito dal Dallas Morning News “virtuosic and passionate musician” per la sua testimonianza della cultura e della genialità italiana nel mondo.
«L’alba è una specie di sbiancare del cielo; una specie di rinnovamento. Un altro giorno; un altro venerdì; un altro venti di marzo, di gennaio, o di settembre. Un altro risveglio». Virginia Woolf