BRINDISI – Gli uffici comunali, preso atto della volontà della Marimisti di non accettare la proroga annuale della concessione della piscina di Sant’Elia, sono al lavoro per reperire un nuovo concessionario sfruttando l’iter semplificato previsto dal Governo nel DL Rilancio.
Da Palazzo Matteotti c’è cauto ottimismo rispetto alla ricerca del nuovo soggetto, dato il canone ritenuto vantaggioso e data anche la chiusura momentanea della piscina di Masseriola, condizione che potrebbe determinare un incremento di utenti nella piscina di Sant’Elia.
Il Sindaco, ieri sera, ha fatto espresso riferimento alla vantaggiosità del canone fissato in 30.000 euro se rapportato al volume di affari che genera il numero di utenti della piscina (circa mille) e al valore dell’immobile (800.000 euro). Insomma, la linea di Palazzo di Città è che, pur riconoscendo la gestione meritoria della Marimisti, questo non giustificherebbe la concessione di una proroga per altri tre anni ad un canone ritenuto sotto costo. Anche perché, l’interpretazione fornita dal Comune della norma contenuta nel DL Rilancio, che consente la riduzione del canone e la proroga per più tempo della concessione, nella fattispecie in oggetto vedrebbe integrato il solo requisito del mancato introito dei proventi nel periodo del Covid, ma non l’altro, ovvero quello che consente l’applicazione dell’agevolazione per l’ammortamento degli investimenti effettuati, che secondo il Comune sono stati già ampiamente ammortati nei trascorsi due lustri di gestione della piscina.
Superate le polemiche, insomma, da Palazzo di Città confidano nella risoluzione del problema e nel superamento dei fisiologici malumori dei trenta lavoratori e degli utenti fidelizzati dalla Marimisti.