BRINDISI – Sono doppiamente dispiaciuto per il prolungato sterile scambio di comunicati con il candidato Gianluca Quarta, ma non riesco a tacere di fronte alle ulteriori inesattezze riportate nel suo ultimo intervento.
Confermo ciò che ho già scritto e cioè che sarebbe opportuno, per il bene dell’informazione, documentarsi adeguatamente prima di muovere insinuazioni che restituiscono i fatti in modo distorto e distante dalla realtà.
Il candidato Quarta dovrebbe sapere che, in base a quanto previsto dai decreti “Cura Italia” del 17 marzo e “Rilancio” del 13 maggio 2020, non sono previsti rimborsi monetari in caso di rinvio degli spettacoli, come nel caso del Verdi, ma l’emissione di un voucher (buono) sostitutivo, fatto salvo il diritto di accesso alle date di recupero. Quarta, che nella sua ultima nota ha affermato di documentarsi, continua evidentemente a ignorare le disposizioni di legge insistendo sulla “restituzione dei soldi”.
Detto questo, vorrei rassicurarlo in merito ai “soldi degli abbonati”: nessuno li ha mai distratti dal momento che la rassegna “Made in Brindisi” è finanziata con l’avanzo di gestione della Fondazione Nuovo Teatro Verdi realizzato nel 2019, dunque un risultato economico il cui utilizzo non danneggia nessuno, e gli spettacoli sospesi nel 2020 saranno riprogrammati e resi fruibili non appena le linee guida nazionali e regionali rimuoveranno le restrizioni per gli spettacoli al chiuso. Spero vivamente di non dover continuare a rispondere a chi scrive senza avere cognizione degli argomenti. Sarebbe uno spreco di tempo per lui, per me e soprattutto un esercizio inutile e stucchevole per i lettori. Tantomeno sono tenuto a rispondere riguardo a ufficialità non confermate, di “sponsorizzate” social che non dipendono dal sottoscritto, ancor meno di dimissioni non dovute, mancandone ragioni e presupposti. Credo non sia necessario aggiungere altro. Del resto, la storia delle persone fa sempre la differenza.
Carmelo Grassi
Direttore artistico
Nuovo Teatro Verdi