BRINDISI – Il Consiglio Comunale si è più volte interessato del problema del costo della politica.
L’argomento è divenuto di stretta attualità in occasione della discussione sul piano di riequilibrio finanziario con cui sono stati disposti tagli a servizi sociali destinati ai settori più deboli o incrementi delle tariffe dei servizi a domanda individuale.
Scelte dolorose a fronte delle quali la politica non ha voluto operare alcuna rinuncia se si esclude la decisione assunta di ridurre il numero dei componenti delle Commissioni Consiliari.
Un gesto di responsabilità dei Consiglieri Comunali cui non ha fatto da contraltare, come pure ci si aspettava, una riduzione delle indennità spettanti al Sindaco, agli Assessori ed al Presidente del Consiglio Comunale.
L’argomento, poi, è divenuto di ancor maggiore attualità a causa della diffusione della pandemia da COVID 19, che ha gettato nella disperazione più nera interi nuclei famigliari che non potevano far leva su un reddito garantito.
In molti Comuni i Sindaci hanno deciso volontariamente di mettere a disposizione la loro indennità per queste famiglie meno abbienti.
A Brindisi non è ancora accaduto.
Abbiamo presentato pertanto un Ordine del giorno da discutere in Consiglio Comunale che prevede una riduzione volontaria del 30% delle indennità spettanti a Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio Comunale.
Sappiamo bene che le indennità spettanti a queste figure istituzionali sono determinate per Legge.
Ma nulla esclude che si possa rinunciare volontariamente a parte dei compensi dovuti.
La sfida è lanciata.
Vedremo quanti avranno la sensibilità morale di accoglierla.
Giuseppe MASSARO
Antonio ELEFANTE
Marco VADACCA
Gabriele ANTONINO
Carmela LO MARTIRE