Rossi in Consiglio comunale: “La chimica di base non sarà il futuro di questa città”
BRINDISI – Il Sindaco Rossi in Consiglio: “I problemi vengono durante le manutenzioni, con il compressore o altre parti dell’impianto. Ci sono giunte centinaia di segnalazioni di cittadini che avvertivano sintomi e malesseri. La direttrice di Arpa mi aveva già avvisato che nei giorni precedenti l’ordinanza c’erano stati sforamenti. Un petrolchimico non si chiude con un’ordinanza, ma con questo provvedimento mettiamo in evidenza un problema”.
Sulla relazione Arpa: “Il valore di legge non è stato superato, ma il valore di 35 va oltre ogni report di protezione ambientale, che parla di non superare mai il valore di 27. Dall’Arpa abbiamo appreso che nello stabilimento i dati erano invalidati, e quindi non sappiamo cosa è uscito dai camini. Questa sarebbe una violazione delle prescrizioni dell’Aia. Benzene e toluene riconducono immediatamente alle lavorazioni di quello stabilimento; non vengono prodotte in quelle quantità da chiunque”.
Sui sindacati: “Alcuni sindacalisti perseguono fini politici e rasentano la diffamazione. Io sostengo il sindacato come organizzazione, a partire dal mio, ovvero la CGIL. Diverso è il discorso su alcuni sindacalisti”.
Sul rapporto con Eni-Versalis: “Abbiamo bisogno di chiarimenti, di non sentirci dire che non sono stati loro o che intendono intraprendere azioni legali. Domani a Bari ci sarà un incontro, e ciò grazie alla sensibilità della Regione. Ci attendiamo che Versalis apra una discussione su un’assunzione di responsabilità, ovvero che comprendono che ci sono dei problemi quando l’impianto va in blocco. Vogliamo investimenti per ridurre i blocchi dell’impianto e vogliamo che le emissioni siano gestibili e ridotte. Ci aspettiamo investimenti da inserire in un riesame dell’Aia. Inoltre, vogliamo che con il governo si apra una discussione sul green new deal. Oltre a Taranto, anche Brindisi è al centro di questa trasformazione. Molte persone hanno pagato il prezzo dello sviluppo con la propria vita. Eni ed Enel sono aziende di Stato: va aperto un confronto a tutto campo. Vorremmo investimenti nella chimica verde anche qui: non sarà la chimica di base degli idrocarburi il futuro di questa città. Ci aspettiamo risposte serie. Si parte da questa ordinanza, ma abbiamo bisogno del governo e di investimenti”.
Sull’assenza di gran parte dell’opposizione: “Trovo strana l’assenza di alcuni consiglieri. Nessuno chiedeva condivisione sulla seconda ordinanza, ma chiedevo partecipazione, anche scontro. Sono sorpreso dall’assenza dei 5 stelle, dato che sono una forza di governo. Cosa chiederanno al Ministro Patuanelli? Dovevano venire in Consiglio a dirlo. Aspetto di sapere da loro quali impegni chiederanno al loro Ministro”.
Sui lavoratori: “Non c’è lavoro senza salute. I lavoratori sono i più esposti. Nessuno vuole mettere in mezzo alla strada 1.500 lavoratori. Vogliamo solo serenità. La battaglia non si può vincere ritirando l’ordinanza: equivarrebbe a mettere la testa sotto la sabbia. Non possiamo aspettare che Versalis se ne vada perché ha finito di guadagnare in questo territorio. Non c’è futuro senza investimenti”.