Certenza Santa Teresa, Bozzetti (M5S): “Riprendere subito il tavolo per salvare i lavoratori”
BRINDISI – “L’emergenza Coronavirus non può farci dimenticare le vertenze nella nostra regione. Chiediamo un nuovo tavolo, anche in videoconferenza, per risolvere la situazione dei lavoratori della Santa Teresa. Ancora tanti aspettano di essere ricollocati”, lo dichiara il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti, che da anni segue la vertenza dei dipendenti della partecipata Santa Teresa della Provincia di Brindisi, una delle poche partecipate degli enti provinciali a livello nazionale ancora ad oggi in vita grazie all’impegno e al sacrificio di tanti, soprattutto degli oltre 100 lavoratori.
“Prima dell’emergenza – spiega Bozzetti – si era arrivati finalmente all’accordo per una convenzione siglata tra Arpal e Santa Teresa e che prevedeva l’inserimento di non meno 9 lavoratori per il potenziamento dei centri per l’impiego. Una convenzione tra Arpal e Santa Teresa che noi chiedevamo da anni e che oltre ad assorbire una parte dei lavoratori avrebbe anche migliorato le condizioni del centro per l’impiego di Brindisi da sempre con gravi carenze di personale. Adesso bisogna ripartire con ancora più vigore. Chiediamo che venga ripreso il tavolo di trattativa avviato dalla Regione Puglia tramite la Task Force per l’occupazione anche per portare a termine l’impegno preso per il reimpiego di ulteriori cinque dipendenti provenienti dal settore delle pulizie e rimaste fuori proprio a causa di un dubbio affidamento diretto dato dalla Regione Puglia. Riattivare questi progetti vorrebbe dire cominciare a dimezzare il numero di dipendenti da ricollocare rispetto ai 30 esuberi paventati dalla Santa Teresa a inizio anno e riavviare le attività per il rilancio dell’azienda e la salvaguardia dei livelli occupazionali, compresa l’unità proveniente dalla liquidazione dell’altra ex partecipata della provincia, la Brindisi Pubblici Servizi. In questo momento drammatico per l’economia, la situazione di tanti lavoratori è ancora più a rischio. Non possiamo aspettare ancora. Stiamo lavorando incessantemente per velocizzare sia il pagamento degli ammortizzatori sociali, fermi ancora all’INPS, sia per snellire le procedure per l’erogazione delle prossime mensilità per poter dare una boccata d’ossigeno ai dipendenti che aspettano da troppo tempo. La Regione non può dimenticare questi lavoratori”.