Bozzetti (M5S): “Necessario che le USCA partano garantendo la massima sicurezza per i medici”
BRINDISI – “La lotta al Coronavirus non può essere fatta solo con proclami e senza un confronto con gli operatori sanitari. È necessario implementare l’assistenza territoriale e a domicilio, ma per farlo bisogna garantire la massima sicurezza ai medici e agli assistiti, rispetto ad un rischio biologico molto alto e che richiede attenzione. Siamo stati i primi a chiedere le USCA, le Unità speciali di continuità assistenziale per la gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero, ma prima di annunciare in pompa magna la loro attivazione a partire dal 24 aprile, è necessario che sia garantito un numero sufficiente di DPI (a norma e certificati) e la strumentazione necessaria per garantire la migliore assistenza come chiesto dalla segreteria regionale del Sindacato Medici Italiani, di cui non posso che condividere le preoccupazioni”. Lo dichiara il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti.
“Questa emergenza – continua il pentastellato – ha evidenziato ancora una volta i disastri del piano di riordino, in nome del quale in questi anni si sono chiusi ospedali cercando di mascherare queste chiusure con riconversioni in realtà mai avvenute. Penso ad esempio al territorio di Brindisi, dove è rimasto solo il Perrino, con le conseguenze che in questi giorni tutti abbiamo letto. Bisogna garantire l’assistenza a domicilio e strutture territoriali per i pazienti Covid come fatto in altre Regioni, dotate di tutto il necessario e con la massima sicurezza per operatori e assistiti. Non si può agire in continua emergenza, ma è necessaria una pianificazione già da ora in vista della cosiddetta Fase 2”.