Effetto domino sulla sanità brindisina: rischio valanga sul Perrino. Il sentore con la nomina della task force
BRINDISI – Che la barca stesse prendendo acqua se n’è avuto sentore soprattutto quando l’Asl di Brindisi, il 23 marzo scorso, ha deciso di istituire una task force aziendale per gestire le risorse umane e tecnologiche dei presidi ospedalieri ed ogni aspetto organizzativo relativo all’emegenza. Per gestire l’emergenza provinciale e sovrintendere le operazioni è stato nominato il dr. Antonio Montanile, direttore sanitario di presidio dell’ospedale Camberlingo di Francavilla. Pur essendo l’ospedale Perrino di Brindisi quello individuato come Covid per la provincia di Brindisi, dunque, è stato deciso di affidare il coordinamento delle operazioni al direttore sanitario del Camberlingo invece che al dr. Antonio La Spada, direttore sanitario di presidio dell’ospedale del capoluogo. Una scelta che, come detto, lasciava presagire delle difficoltà organizzative che avevano bisogno di una task force di supporto. Tuttavia, stando agli ultimi sviluppi, questa mossa non è servita ad evitare la chiusura del reparto di Pneumologia del Perrino e la situazione al limite del reparto di Chirurgia.
Tra l’altro, il medico competente (ovvero il medico del lavoro del Perrino) non è neppure nelle condizioni migliori per effettuare scelte difficili, dato che il ritardo nei tamponi e la penuria di dpi rendono il lavoro di prevenzione e gestione dell’emergenza molto più complicato, con il risultato di aver determinato la pressoché inevitabile chiusura di interi reparti.
Insomma, sembra di trovarsi davanti a un effetto domino dove ogni tessera fuori posto provoca la caduta a cascata delle tessere sottostanti, trasformandosi così in una valanga che si sta abbattendo con forza sull’ospedale del capoluogo e sull’intera Asl di Brindisi.