
A bordo della Vespucci anche i ragazzi di “Le orecchiette che vorrei”, il progetto per l’inclusione delle persone con disabilità
Nel pomeriggio di ieri i ragazzi de “Le orecchiette che vorrei” hanno raggiunto l’Amerigo Vespucci a bordo, con i loro volti felici ed entusiasti nel visitare la maestosità della nave più bella del mondo attraccata al porto di Brindisi. Dalle ore 15 si è tenuta la conferenza stampa del “Villaggio In Italia” di Brindisi, nell’ambito del tour Mediterraneo di Nave Vespucci. L’evento è stato fortemente voluto da Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità. Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, ha voluto fortemente essere presente all’iniziativa.
Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali della ministra Locatelli e del Presidente nazionale dell’associazione Fish, Vincenzo Falabella, che hanno sottolineato l’importanza di questa iniziativa per l’inclusione sociale delle persone con disabilità. “Abbiamo l’obiettivo di rimuovere dalla nostra legislazione termini come ‘handicappato’ e ‘portatore di handicap’, che troppo spesso veicolano un messaggio discriminatorio – ha affermato la Locatelli -. Vogliamo sostituirli con ‘persona con disabilità’, perché prima di tutto viene la dignità dell’individuo.” Il Presidente Emiliano ha sottolineato i progressi compiuti in Puglia: “Abbiamo decuplicato i finanziamenti per l’autismo, realizzando sei nuovi centri. Molto resta ancora da fare, ma il dialogo costante tra istituzioni e società civile è il segreto del nostro impegno.”
Tra i protagonisti dell’evento, i ragazzi autistici dell’organizzazione “Le orecchiette che vorrei”, rappresentata da Giuseppe Primicerio, padre di un ragazzo autistico. “Dentro di me è subentrata la voglia di intraprendere una missione: aiutare questi ragazzi a rendersi utili, a entrare pienamente nella vita quotidiana. Da qui nasce ‘Le orecchiette che vorrei’, un laboratorio di pasta fresca ad Ostuni”, ha raccontato Primicerio che anche ha ringraziato la Cooperativa Sociale San Bernardo, la società Over di Milano e tutti coloro che hanno reso possibile il progetto sotto la Yuri Benefit Corporation, un modello di inclusione sociale che crea opportunità lavorative per i ragazzi con disabilità, regalando serenità alle loro famiglie.
Dopo la conferenza, i ragazzi de “Le orecchiette che vorrei” hanno raggiunto lo stand allestito, con all’interno totem dell’iniziativa, oltre alle loro orecchiette. Un’emozione indescrivibile notare i loro volti pieni di soddisfazione e felicità, in un contesto a loro dedicato.