
I Carabinieri distribuiscono anche a Ostuni il vademecum contro le truffe agli anziani
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Ostuni, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e repressione dei reati concernenti le truffe agli anziani, hanno effettuato mirati servizi di prossimità in favore delle classi più deboli della popolazione. Il Luogotenente Stefano Mastroddi, al termine della celebrazione eucaristica, ha incontrato 60 anziani presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi ubicata in Ostuni in Corso Mazzini. In particolare, i predetti sono stati sensibilizzati in merito alle truffe messe in atto da finti appartenenti alle forze di polizia, falsi impiegati INPS e operatori di luce e gas, ma soprattutto finti parenti in difficoltà. Gli incontri sono inseriti in una più ampia calendarizzazione di appuntamenti nella provincia di Brindisi che vedono l’Arma dei Carabinieri operare vicina agli anziani, al fine accrescere il senso civico e la fiducia dell’istituzione.
L’incontro ha coinvolto attivamente gli anziani con i quali sono stati affrontati delicati argomenti con casi pratici, esperienze dirette e considerazioni; inoltre è stato distribuito il VADEMECUM redatto dal Comando provinciale Carabinieri di Brindisi. Ancora una volta l’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutela delle comunità, rinnova l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. In tale ottica, si evidenziano alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo si forniscono dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono, come detto, il finto “dipendente di una società di erogazione di energia elettrica”; il falso incidente stradale di un parente (un falso avvocato o una falsa figura delle forze dell’ordine chiama per avvertire che c’è stato un incidente e suggerisce all’anziano di pagare una somma per risolvere rapidamente la questione), il finto “amico” di famiglia; un pacco postale “urgente”; dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell’ordine in abiti borghesi (che non verranno mai a casa).
Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l’abitazione e svolgere gli accertamenti necessari