
Concluso a Brindisi il meeting bilaterale italo cinese su dieta mediterranea e cucina cantonese
“Dieta mediterranea e cucina cantonese per la salute umana”: si è svolto dall’11 al 14 marzo presso Palazzo Granafei-Nervegna, un meeting bilaterale italo-cinese organizzato dalla Fondazione Dieta Mediterranea con l’Istituto Confucio all’Università di Padova e l’Università di Guangzhou, per approfondire le caratteristiche nutrizionali della dieta mediterranea e di quella cinese. L’evento, inaugurato con la consegna del premio “Gaetano Crepaldi” alla prof.ssa Antonia Trichopoulou, epidomiologa della nutrizione di fama mondiale considerata la madre della dieta mediterranea, si è sviluppato in diverse fasi. La prima sessione è stata dedicata alla storia delle due diete, quindi gli effetti benefici nella prevenzione di tumori e malattie cardiovascolari, cui è seguita quella riservata alle componenti che le caratterizzano, con un focus particolare destinato alle nuove tecnologie per il miglioramento delle qualità nutrizionali degli alimenti. Una sessione particolare è stata poi rivolta all’olio extravergine d’oliva, prodotto principe della dieta mediterranea, realizzata a Cisternino presso il FrantOlio di Pietro D’Amico.
Particolarmente gradito dai partecipanti il momento esperienziale che ha visto il confronto tra i dei due modelli dietetici con una full immersion nella cultura cinese, mediante la rappresentazione del rituale del tè e la realizzazione di una cena a base di pietanze tipiche della cucina cantonese, presso il ristorante “Dragone d’Oro” di Brindisi. È seguita la scoperta delle masserie, luoghi pugliesi simbolo della dieta mediterranea, con la degustazione dei piatti tipici della cultura locale e la visita degli antichi vitigni della Masseria Cuturi di Manduria, e il laboratorio di prodotti caseari insieme alla lezione sulla culinary medicine presso la Masseria Carrone di San Vito dei Normanni. Il programma di visite ha coinvolto in particolar modo Brindisi, città ospitante, che con il suo patrimonio storico, le sue eccellenze enogastronomiche e la particolare posizione geografica, rappresenta uno straordinario punto di collegamento tra occidente e oriente, sulle orme dell’Appia antica e delle Vie della Seta.
Il programma del meeting si è concluso con una tavola rotonda di esperti e rappresentanti istituzionali internazionali coordinati da Stefania Maggi, presidente della Fondazione Dieta Mediterranea, e da Giorgio Picci, direttore dell’Istituto di Confucio all’università di Padova.