Di Marino Petrelli
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Rimini non concede nulla e vince 91-78 confermandosi con pieno merito in testa alla classifica davanti a Cividale e Udine. La “Amarcord Night 90”, la serata dedicata alla musica anni 90 e alla celebrazione della squadra riminese che nella stagione 1998/99 conquistò un posto in Europa con Piero Bucchi in panchina, è completa. E il Palasport Flaminio festeggia la dodicesima vittoria in campionato. Brindisi, senza De Vico e all’ultimo anche senza Laquintana, è ancora una volta rimandata. Ma le sconfitte cominciano a diventare tante, soprattutto in trasferta (una sola vittoria fino adesso) dove la squadra non riesce ad esprimersi con la stessa continuità rispetto al Pala Pentassuglia. Arletti, Radonjc e Fantoma giocano troppo a corrente alternata, Allen, pur segnando 22 punti, non incide mai sulla partita e anche Almeida segna solo 11 punti. Vildera 17 punti. Per Rimini, i due Usa fanno la differenza: Robinson 21 punti e sette assist, Johnson 13 punti e 11 rimbalzi. Ma anche 17 punti di Marini e 15 (con 10 rimbalzi) di Camara, giocatore di formazione italiana ma di gran lunga un fattore positivo per i romagnoli.
Dopo dieci minuti Brindisi è avanti 17-21, ma è l’unico parziale in favore dei biancoazzurri. Al riposo lungo Rimini sorpassa sul 41-40. Ad inizio terzo periodo la svolta: dal 45-47, Rimini cambia passo, fino al 58-49 con i punti di Marini, Camara e Masciadri, italiani di ottimo livello. Il solco è segnato ad inizio ultimo periodo: Rimini piazza un parziale da 10-0, Brindisi non reagisce e la partita è virtualmente chiusa sul 75-60. Sull’89-69, Brindisi ha un sussulto tardivo e chiude 91-78. Domenica prossima, in casa contro Orzinuovi, serve una vittoria per evitare di tornare nuovamente nella zona molto bassa della classifica. Giocando come il secondo tempo di stasera tutto diventa più difficile.
(Foto Supporters Magazine)
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