Jacopo Sticchi: “Cambiare registro o meglio andare a casa”
Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale Jacopo Sticchi di Fratelli d’Italia.
“Ho iniziato questa avventura in consiglio comunale con entusiasmo e abnegazione verso la mia Città. Ho creduto nel progetto del cdx e del sindaco Marchionna con tanta voglia di imparare e mettere a frutto l’esperienza di chi aveva anni di militanza ed anni di presenza nelle istituzioni. Ad un anno e mezzo dall’inizio di questa consiliatura non sono ancora riuscito a capire (per miei limiti evidentemente) quale sia la strada verso gli obiettivi prefissati. Ho creduto nel processo innovatore di un sindaco che, nonostante avesse, come ha, una formazione culturale e politica non proprio in linea con quella mia e di FdI, aveva convinto la Città ad esser la persona giusta al posto giusto nel momento giusto dopo 5 anni di scelte, di una amministrazione di sinistra, dettate dalla necessità di soddisfare i propri egoismi ideologici a scapito dei reali bisogni della collettività. L’unica cosa che a tutt’oggi mi ha colpito è che per molti miei compagni di viaggio il ruolo istituzionale rappresenta un fine e non un mezzo! Ho assistito ad una mercificazione politica del ruolo istituzionale per sfamare le proprie ambizioni personali fregandosene degli accordi preelettorali, del lavoro fatto per tenere in piedi una maggioranza che doveva essere politica e non solo elettorale e soprattutto del consenso popolare! L’azzeramento della giunta ad un anno dall’inizio di questa avventura ha rappresentato un autogol, un fallimento ai più non adeguatamente giustificato, utile solo a soddisfare gli egoismi sfrenati di alcuni e a togliersi qualche spina scomoda dal fianco per altri, con l’aggravante di averlo fatto per ingraziarsi anche “certa” opposizione impegnata ad eliminare potenziali scomodi competitor (legittimati da un voto popolare importante) in previsione delle prossime elezioni regionali. Un opposizione con la memoria davvero corta e senza vergogna, pronta a licenziare proclami dal sapore moralizzatore, che ha prodotto disastri negli ultimi 10 anni e che utilizza sepolcri imbiancati da cui lanciare sermoni e fatwe: sepolcri imbiancati che nascondono consorterie e lobbies che si muovono nell’ombra, che hanno condizionato le sorti della Città negli ultimi 30 anni. Anche io mi sono ritrovato a firmare il fatidico “documento di sfiducia”, utilizzato dal Sindaco come una clava salvifica, ma lo scopo era quello di provocare uno scossone all’amministrazione tutta partendo dal Sindaco per arrivare alla giunta ma soprattutto alla parte burocratica dell’Ente, vero nervo scoperto (vedi le ultime vicende che riguardano le gare del servizio di igiene urbana, del servizio mensa, la gestione dei servizi sociali e del Consorzio per la gestione dei servizi d’Ambito, il bando per la scelta del nuovo dirigente della Programmazione Economica, la gestione della manutenzione di strade, marciapiedi, pubblica illuminazione (condizionata dalla mancanza risorse, almeno questo ci viene sempre detto quando proviamo a sollecitare interventi di messa in sicurezza, salvo poi verificare che per altro le risorse magicamente si trovano! E potrei continuare con tanto altro). Invece sono stato utilizzato, come d’altronde lo sono stati altri consiglieri comunali, per scopi assolutamente diversi: un regolamento di conti, un agguato premeditato alla democrazia per togliere di mezzo assessori scomodi! Mi chiedo e chiedo: quali miglioramenti ha prodotto la nuova Giunta per l’azione politico amministrativa a vantaggio della Città? Non era questo lo spirito iniziale! I risentimenti personali, gli egoismi sfrenati, le ambizioni che puzzano di vecchia politica, le invidie hanno preso il sopravvento! Pensavo di trovarmi nell’agora di ellenica memoria ed invece mi ritrovo in un Circo. Saltimbanchi, pagliacci, frombolieri, trapezisti, animali e soprattutto domatori. Per non parlare di chi per dimostrare la propria esistenza in vita ha dimenticato che stare in una maggioranza significa condividerne tutte le dinamiche, socializzare perdite ed utili e non scegliere da che parte stare a seconda dei vantaggi mediatici (tra l’altro davvero poveri). Ormai le pagine locali dei giornali sono piene di annunci, enunciazioni ma spesso e volentieri elucubrazioni con proposte e/o denunce di stampo propagandistico fatte passare per rivoluzionarie utili solo a scatenare discussioni tra haters di professione che utilizzano i social come sfigatoio, si certo sfigatoio. Lo sfogatoio sarebbe un lusso! Sempre gli stessi che si contano sulle dita di mezza mano pronti a riversare bile “a prescindere’! Oggi mi ritrovo a dover accettare un disegno che di politico ha ben poco ma soprattutto che non ho voluto e per il quale qualcuno deve risponderne. Sono stato eletto in Fdi con una lunga militanza nel mondo giovanile del partito che mi ha formato con principi e valori ben saldi. Gli stessi che non riesco a vedere e cogliere nelle scelte e nelle posizioni dei singoli consiglieri in maniera chiara. FdI ha attraversato momenti di discussione e tensione a causa di chi ha architettato questa crisi politica che ripeto di politico ha ben poco! Siamo ostaggio di chi vuole spaccare invece che condividere e costruire rispettando ruoli, storie, militanza, coerenza, correttezza ed esperienza! A nessuno venga in mente delegittimare il ruolo trainante di FdI dato da un consenso ormai straripante e popolare come da ultime elezioni Europee che non viaggia nell’etere ma sulle gambe di uomini e donne che ci hanno messo la faccia per arrivare sin qui! Uomini e donne che non possono esser utilizzati come fazzoletti per pulirsi e poi gettarli via! Un ruolo che FdI dovrà esercitare con più determinazione e coerenza per lasciare una chiara impronta politica nell’agire amministrativo! Sarò vigile ed attento e non accetterò più imposizioni senza adeguate motivazioni insieme a quanti condividono il mio pensiero, che posso assicurare non è unico! Se non ci sono più le condizioni per ritrovare lo spirito che animò questa avventura se ne prenda atto e ce ne faremo una ragione: saremo consequenziali! Ci daremo alla lettura della storia di questa Città. Confido nel buon senso di chi ha memoria storica ed esperienza per riportare nei binari del rispetto e della condivisione politica un percorso iniziato a giugno 2023 (che ad oggi di politico ha ben poco) ai più diventato incomprensibile! Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile! Chi non riesce a capirlo può tranquillamente fare altre scelte! E questo vale per tutti, me compreso. Ad Maiora”.