Regione Puglia, al via iter legge per individuare aree per impianti a fonti rinnovabili. Ascoltate le associazioni ambientaliste
Il disegno di legge per l’individuazione in Puglia delle aree dove poter installare gli impianti a fonti rinnovabili ha cominciato il suo iter di approvazione nella seduta congiunta delle commissioni Ambiente e Sviluppo economico del Consiglio regionale. Oggi, 4 novembre, sono state ascoltate le associazioni ambientaliste: solo nove, su 80 invitate, hanno risposto all’invito.
La Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi il disegno di legge “Disposizioni per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione di impianti a fonti rinnovabili” trasmesso poi alle Commissioni consiliari per avviare l’iter di consultazione pubblica che approderanno in Consiglio regionale.
Tra gli obiettivi del disegno di Legge, composto da dieci articoli, quello di garantire il contrasto al cambiamento climatico, la soddisfazione del fabbisogno energetico regionale, valorizzando al meglio l’impiego di energia da fonti rinnovabili, nonché favorire la decarbonizzazione del sistema energetico e industriale regionale.
Il Ddl individua le aree idonee per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili, dando priorità all’impiego di strutture edificate (capannoni, aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica) e per le quali è previsto un iter autorizzativo accelerato, con una probabilità di successo maggiore e in tempi ridotti; le aree non idonee, tutelate dal vincolo paesaggistico; le aree ordinarie, ossia aree diverse dalle precedenti, per le quali nei procedimenti di autorizzazione deve essere contemperata la necessità di tutela dei beni ambientali e paesaggistici in coerenza con le previsioni del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) con la necessità di garantire la decarbonizzazione del sistema energetico e industriale regionale e il contrasto ai cambiamenti climatici; e infine le aree vietate, aree in cui è vietata l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra nelle zone classificate agricole dai piani urbanistici vigenti, esclusi casi specifici previsti dalla Legge.
Per garantire le attività necessarie al funzionamento e all’implementazione della Piattaforma digitale nazionale per le aree idonee e le connesse attività di monitoraggio, la Regione rende disponibili le informazioni di propria competenza necessarie al funzionamento e all’implementazione della predetta piattaforma.
Sarà il Consiglio regionale ad esercitare il controllo sull’attuazione della presente legge e valutare gli effetti conseguiti, le modalità di attuazione e i risultati ottenuti in termini di progressivo conseguimento degli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili.