Home Cronaca Omicidio di una prostituta. Il caso riaperto dopo 16 anni. Davanti ai giudici un camionista 49enne di Brindisi
Omicidio di una prostituta. Il caso riaperto dopo 16 anni. Davanti ai giudici un camionista 49enne di Brindisi
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Omicidio di una prostituta. Il caso riaperto dopo 16 anni. Davanti ai giudici un camionista 49enne di Brindisi

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Inizierà martedì prossimo il processo che cercherà di scavare all’interno di misterioso delitto avvenuto il 19 aprile del 2008 a Montecatini Terme (Lucca) e che vedrà comparire davanti ai giudici della Corte d’Assise di Firenze il presunto omicida: si tratta di Pasquale Buccolieri, un camionista brindisino di 49 anni con alle spalle un “torbido” passato dovuto a precedenti giudiziari.
Quel giorno, una prostituta brasiliana di 46 anni, Isabel Cristina Macarthy, venne trovata in un lago di sangue in piccolo appartamento dove riceveva i suoi clienti. Un delitto poi archiviato a causa di scarni elementi sul possibile killer. In seguito ad altre indagini, dopo ben 16 anni, è stata la Procura di Pistoia, lo scorso 3 ottobre, ad annunciare che ora c’è un indagato.
A tanti anni di distanza da quello che sembrava ormai un caso irrisolto per la giustizia italiana, grazie alle informazioni contenute all’interno di una banca dati come quella del Dipartimento centrale anticrimine della polizia, il 49enne è ora accusato di omicidio volontario.
Ma chi è Buccolieri e come gli investigatori sono arrivati a lui dopo aver per tanto tempo custodito tracce di un Dna ricavato nel corso dell’autopsia sul corpo della donna: una traccia biologica trovata su una calza autoreggente (tra cui l’impronta di una dentatura che era stata evidenziata sulla gamba della vittima) che per gli investigatori corrisponderebbe a quella del 49enne.
Gli inquirenti erano arrivati a circoscrivere i sospetti su un gruppo di dieci persone, ma dalle perizie disposte dal gip con un incidente probatorio non era arrivata la prova sperata. Né dalla comparazione delle tracce di Dna, né dalle analisi sulle orme insanguinate trovate sul pavimento e sulle impronte di morsi lasciate su un braccio e su una gamba della vittima.
L’inchiesta sul delitto non era mai stata ufficialmente chiusa e, grazie ai passi da gigante compiuti dalla scienza nel campo del Dna, aveva subito poi una nuova accelerazione, portando così la Squadra mobile di Pistoia a scavare senza sosta nella vita e negli spostamenti di Buccolieri ed altri componenti della sua famiglia. Concentrandosi proprio sul 49enne: risultato residente a Porcari, a soli 25 chilometri dal luogo del delitto, già dal 2005 e con un profilo genetico compatibile con quello ritrovato sulla calza di Isabel, come le sue arcate dentali, ritenute dagli inquirenti compatibili con i segni dei morsi trovati sulla donna. Che fosse un suo cliente, erano stati due amici del brindisino a confermarlo. L’ultima chance per evitare l’archiviazione del “cold case”.
Era il 19 aprile del 2008 quando la polizia si trovò di fronte a un omicidio dai contorni misteriosi: una prostituta massacrata a coltellate mentre tentava disperatamente di difendersi. I fendenti furono trovati sulle braccia, sulle mani, sul collo, sul torace, sull’addome, sulle gambe e anche sulla schiena, mentre cercava di sfuggire al suo aggressore trascinandosi sul pavimento. Decine e decine di coltellate, di punta e di taglio.
Dieci anni dopo, il 19 settembre 2018, le indagini avevano portato a otto persone sospettate e nessun responsabile. Tant’è che il pubblico ministero della procura di Pistoia aveva chiesto al giudice delle indagini preliminari l’archiviazione del caso. Gli elementi acquisiti non erano idonei a sostenere l’accusa in giudizio. Il giorno dell’omicidio i vicini della 46enne avevano sentito alcune grida provenire dall’abitazione, ma nessuno era stato visto uscire. Il 20 aprile 2019 la procura aveva riaperto l’inchiesta iscrivendo 8 persone nel registro degli indagati con l’accusa dell’omicidio: tre clienti della donna e cinque prostitute. La svolta il mese scorso con il nome di Pasquale Buccolieri, rimasto l’unico indagato per omicidio volontario. Martedì prossimo l’inizio del processo.