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Commissione Servizi Sociali non valida: le precisazioni della consigliera Vantaggiato (FDI)
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Commissione Servizi Sociali non valida: le precisazioni della consigliera Vantaggiato (FDI)

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E’ stata dichiarata non valida dal presidente del consiglio comunale di Brindisi, Gabriele Antonino, una Commissione dei Servizi Sociali a seguito di una contestazione formalizzata dalla consigliera di (FDI) Maria Lucia Vantaggiato e relativa all’annullamento di una seduta svoltasi lo scorso 6 novembre.
Una decisione che ha animato la conferenza dei capigruppo convocata questa mattina, 18 novembre. “Tale questione verte intorno alle modalità con cui è avvenuta la convocazione della commissione – fa sapere la consigliera -. In quei giorni erano assenti sia il presidente che vicepresidente e il regolamento del consiglio comunale, in caso di assenza delle due figure apicali, dà infatti facoltà al presidente del consiglio comunale di convocare la commissione, su richiesta pervenuta da almeno tre consiglieri”.
La sera del 5 novembre, in effetti, era successo che tre componenti della maggioranza, fra cui Vantaggiato, tramite la chat whatsapp del consiglio comunale, avevano dato la loro disponibilità a sottoscrivere la richiesta di convocazione. Il presidente dell’assise Gabriele Antonino, però, come rimarcato stamani, non aveva mai ricevuto alcuna richiesta formale. Sta di fatto che la commissione, il giorno successivo, si è svolta in presenza dell’assessore al ramo e di commissari sia di maggioranza che di opposizione, per discutere di varie tematiche.
“Io in chat avevo però dato la mia disponibilità a mettere la firma, dando spunto anche su alcuni odg che per motivi tecnici non erano fattibili – fa inoltre sapere Vantaggiato – .Dal messaggio in poi c’erano una serie di richieste su cosa trattare e come, senza alcun fine! La mattina del 6 novembre la maggior parte dei consiglieri non erano però a conoscenza sulla fattibilità o meno della commissione, sino alle ore 8,20. Il motivo della mia contestazione è relativo alla violazione del regolamento del consiglio comunale, tra cui l’articolo 19. Tengo quindi a precisare che quanto avvenuto non pregiudica nulla con la maggioranza, perché se così non fosse la mia contestazione (protocollata il 6 novembre) avrei potuto pubblicarla sugli organi d’informazione, come ormai si usa fare. Invece, ho semplicemente contestato una commissione per me “fantasma” in quanto non sono stati rispettati gli articoli del regolamento. Mi dispiace se questa mia contestazione ha provocato dei malumori, ma non posso tacere davanti ad una irregolarità palese del regolamento. È giusto che i cittadini sappiano quello che succede all’interno del Comune.”