Risolto il mistero dell’aereo G-91 rimosso dal rondò aeroportuale: si trova nel Napoletano ma non farà più ritorno a Brindisi
Risolto il mistero dell’aereo G-91 Pan “scomparso” dopo essere stato rimosso dal rondò che si trova all’ingresso dell’Aeroporto del Salento nel 2023: si trova a Pomigliano D’arco (Napoli) presso “Avio Aereo a GE aerospace company” in attesa di essere ricollocato da qualche parte in Italia o nel resto del mondo, ma di sicuro non farà più ritorno a Brindisi perché da queste parti non ci sarebbero interessi, a quanto pare.
Così come dichiarato, sul suo profilo Fb, dall’ex vicesindaco di Brindisi ed esponente di Fratelli d’Italia Massimiliano Oggiano che scrive: “Per mia curiosità ho appurato direttamente dal Ministero della Difesa che il G-91 PAN, per 15 anni posizionato all’ingresso dell’aeroporto di Brindisi come “gate guardian”, ora si trova a Pomigliano presso le officine di una società di manutenzioni aeronautiche. La cosa singolare è che l’Aeronautica Militare ha deciso di trasferirlo altrove, previa una necessaria ristrutturazione, poiché Aeroporti di Puglia, dopo una serie di interlocuzioni ufficiali con l’Aeronautica Militare, ha comunicato di non voler più “prendersi cura” di questo “velivolo monumento” per anni simbolo del 32° Stormo di stanza a Brindisi. Una memoria storica della città che viene cancellata perché Aeroporti di Puglia non intende più manutenerlo! E quanto mai costerà?! Sarebbe opportuno che Aeroporti di Puglia, invece di arrampicarsi sugli specchi con giustificazioni davvero risibili, insieme alle istituzioni locali, chieda all’Aereonautica Militare di ricollocare il G-91 PAN all’ingresso dell’aeroporto di Brindisi garantendone la regolare manutenzione! Mi risulta che una adeguata “moral suasion” presso l’Aereonautica Militare potrebbe avere positivi riscontri!”
Del G-91 R Pan, una volto rimosso da un rondò che prende il nome “Largo Angeli del Centro Sar” perché bisognoso di un lifting all’abitacolo che risultava sbiadito e rovinato dalla lunga esposizione all’aperto, se ne erano perse le tracce alimentando dubbi e curiosità dopo la sua sostituzione a favore di un albero di ficus che ha fatto storcere il naso a tanti affezionati di quel velivolo che rappresentava la storia dell’Aviazione brindisina e del 32° Stormo.