Si terrà venerdì 11 ottobre, in corso Umberto I° angolo via Conserva a Brindisi, la deposizione di una rosa sulla Panchina rossa dedicata a Norma Cossetto, nell’ambito della manifestazione nazionale intitolata “Una Rosa per Norma Cossetto”, evento organizzato in tutta Italia dal Comitato 10 Febbraio e giunto alla sesta edizione.
“Ringraziamo sin d’ora le autorità civili e militari, le associazioni, i cittadini, che sentiranno l’orgoglio e il dovere di testimoniare con la loro presenza la vicinanza a una donna uccisa in maniera così orribile”, dichiara Cesare MEVOLI, da decenni portavoce del Comitato 10 Febbraio ed organizzatore delle varie campagne a ricordo della tragedia delle foibe, dell’esodo dal confine orientale, e che due anni fa riuscì a far intitolare all’Amministrazione Comunale la panchina rossa dedicata a Norma Cossetto, presso la quale si terrà l’evento. “Con la manifestazione patriottica ricordiamo Norma Cossetto, una ragazza di 23 anni, che preferì morire per non rinnegare la Patria Italiana. Una giovane donna che venne sequestrata, violentata, torturata e infine, nella notte tra il 4 e 5 ottobre 1943, gettata dai partigiani comunisti slavi in una foiba profonda 130 metri. I suoi aguzzini volevano cancellarne il ricordo, far sparire il suo cadavere, annientare la sua Fede.
Non sapevano che il loro gesto criminale avrebbe consegnato Norma all’immortalità. Non sapevano che il loro disprezzo per la vita umana avrebbe trasformato Norma nel simbolo delle donne che, ancora oggi, in tempo di pace e durante i conflitti armati, sono vittime di violenze e dei cosiddetti “stupri di guerra”.
Non sapevano che nel 2005 l’allora presidente Carlo Azelio Ciampi avrebbe conferito a Norma la Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: “Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”. Non sapevano che 81 anni dopo, il ricordo di Norma sarebbe stato ancora più vivo e che 390 città italiane ed estere, tante sono le località dove è in corso di svolgimento questa stessa cerimonia, l’avrebbero degnamente commemorata.