Esplosione da paura per un ordigno rudimentale piazzato in piena notte tra le case del Villaggio pescatori. La storia si ripete, ma niente controlli
A spasso in piena notte con potenti bombe carta. Un fenomeno allarmante che si registra ormai sempre con più frequenza in ogni quartiere della città dove i rudimentali ordigni (che con il loro potenziale potrebbero far saltare in aria auto o negozi) vengono utilizzati come un “gioco” da bande di giovani che l’altra notte (quella tra giovedì e venerdì) è andato oltre: intorno all’una, una potente esplosione ha tirato giù dal letto tantissimi residenti nei di dintorni di via Santa Maria del Casale, a pochi passi dal porto e dell’attracco dalla motobarca comunale.
Lo spavento (per il boato registrato a poca distanza dalle abitazioni e le vibrazioni dovute allo spostamento d’aria), non è servito per fare chiarezza sull’episodio, l’ennesimo che avviene al Villaggio pescatori. Dove tutto “tace” in una terra di nessuno.
Questo quanto segnalato già dal nostro giornale lo scorso 23 giugno.
Ore 4, tra sabato e domenica, giù alla scalinata (lungo il piazzale posto sul Seno di Ponente) ci sono 5 macchine ferme. Una sosta di giovani che avviene ogni notte al Villaggio pescatori insieme a un via vai di auto che continua sistematicamente fino all’alba nel corso dell’estate. L’altra notte, in particolare, c’era un ragazzo che urlava a squarciagola (forse preso dai fumi dell’alcol, forse da altro, chissà) poi lo scoppio di un potente ordigno (alle 4) che ha fatto sobbalzare dal letto diverse persone, scese poi lungo le terrazze per sincerarsi dell’accaduto.
L’esplosione della bomba carta, di tipo artigianale e ad alto contenuto di materiale pirico, è solo l’ultima “cretinata” di un gruppo di ragazzi che spesso ti ritrovi in piena notte anche lungo le porte di casa a fare i propri “bisogni fisici”. Come spesso denunciato dai residenti. Una storia, insieme a quella degli schiamazzi, che non trova soluzione anche per gli scarsi controlli delle forze dell’ordine. In quest’angolo meraviglioso della città vige infatti vivere in una “terra di nessuno”. Eppure, a pochi passi c’è il Comando navale della Guardia di finanza e non sarebbe difficile scoprire la banda che l’altra notte è poi scappata via dopo l’esplosione. Si tratta di cinque auto che sono partite tutt’insieme a razzo (alle 4) e finite nelle telecamere di videosorveglianza della zona nel percorso che conduce a via Santa Maria del Casale e da qui verso Primo Longobardo. Quindi?