Home Cronaca Uccide a coltellate la moglie brasiliana di fronte ai tre figli. Fermato il marito brindisino
Uccide a coltellate la moglie brasiliana di fronte ai tre figli. Fermato il marito brindisino
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Uccide a coltellate la moglie brasiliana di fronte ai tre figli. Fermato il marito brindisino

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Si chiamava Ana Cristina Duarte Correia la 38enne di origini brasiliane uccisa in casa a Colli al Metauro, in provincia di Pesaro e Urbino, intorno alle 2 della notte tra venerdì e sabato. La donna avrebbe subito diverse coltellate di fronte ai tre figli, il cui padre – nonché marito della donna, un autista 54enne brindisino (Ezio Di Levrano il suo nome) – è ora sotto torchio da parte degli inquirenti per far luce sull’accaduto.
L’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite. A dare l’allarme sono stati i vicini di casa dopo aver udito le urla di lei. Sul posto è arrivata anche l’eliambulanza, con cui è stata poi trasferita all’ospedale regionale di Torrette di Ancona, dove è però deceduta a causa delle gravi ferite riportate.
La coppia era sposata da quattordici anni, esattamente l’età del loro figlio più grande. Secondo quanto si apprende il marito della donna sarebbe già stato denunciato in passato per maltrattamenti. Trovato nei pressi dell’abitazione, ora è in stato di fermo per omicidio volontario aggravato, sotto interrogatorio da parte dei carabinieri.
Un femminicidio, l’ennesimo, forse annunciato. Anche perché Ana Cristina se n’era andata di casa per le violenze subite dal marito, un camionista nella vita. Secondo le prime informazioni, il brindisino era stato segnalato alle autorità, in passato, per maltrattamenti nei confronti della moglie che però aveva scelto di non denunciare il marito, anche se il contesto familiare nel quale viveva insieme ai figli non era più sereno e sicuro per lei. I due risultavano sposati da dieci anni.
Il 2 settembre scorso, il 54enne aveva a sua volta contattato le autorità per segnalare l’abbandono del tetto coniugale da parte della moglie: una volta rintracciata, la 38enne avrebbe raccontato ai militari delle violenze subite e del suo bisogno di allontanarsi dalla loro abitazione. A quel punto i militari dell’Arma avevano comunque provveduto a presentare immediata notizia di reato inoltrandola alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, attivando la procedura urgente del «codice rosso». Il pubblico ministero aveva anche chiesto di sentire formalmente la donna: non è chiaro se la deposizione ci sia mai stata.
“Io prepotente, ma piango se litigo con chi amo” diceva di lei la vittima. Bella, spigliata e sicura di sé. Un’immagine che rimanda alla pagina Instagram di Ana Cristina Duarte Correia, dove scriveva: “Gettami ai lupi e tornerò guidando il branco”. Tantissime le foto di lei, dei suoi bambini e quelle dove sorridente prova vari outfit. Tanti anche i messaggi, ma forse è un post datato 2018 a far pesare la sua vita che sta cambiando: “Penso che in tutta la vita ne ho passate di cose, mi hanno urlato contro, fatto scandalo, buttato fango addosso, minacciata, usata, frantumate perfino le ossa. Però quello che non sanno è che io […] tornerò sempre, […] come la Fenice risorgo sempre dalla ceneri”.